“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Dietrofront di Hollande?
La Corte Costituzionale francese ha bocciato l'imposta del 75% sulla parte dei redditi superiore a un milione
TASSA RICCHI BOCCIATA. HOLLANDE CI RIPROVA. Pochi mesi dopo il suo insediamento all'Eliseo, il 6 maggio 2012, il presidente socialista François Hollande ha introdotto la cosìddetta "tassa sui ricchi" per finanziare la spesa pubblica ed assumere quasi 500mila persone nell'amministrazione francese. Il dispositivo prevedeva un'aliquota del 75% per i redditi superiori a un milione di euro. L'effetto della tassa è stato devastante. L'eccesso di pressione fiscale in Francia, la più alta d'Europa, ha prodotto la fuga di moltissimi imprenditori dalla Francia, la vendita di abitazioni di lusso e, persino, una star amatissima (gerade Depadieu) ha annunciato di voler lasciare il passaporto francese per quello del belgio. Poi, ieri, è intervenuta la Corte Costituzionale che ne ha sancito l'incostituzionalità.
PERCHE' E' INCOSTITUZIONALE? Sulla questione è intervenuto il premier Ayrault che ha spiegato che il governo terrà conto dei rilievi di incostituzionalità in quanto discrimina le famiglie in base alla distribuzione dei redditi. Una famiglia con due redditi appena sotto il milione, infatti, sarebbe stata esente dall'aliquota, mentre un'altra con un'unica entrata di 1,2 milioni avrebbe dovuto pagare.
CHE FA OBAMA? Intanto negli Stati Uniti il presidente Barack Obama sta giocando al Congresso la partita decisiva coi repubblicani sul cosiddetto "Baratro Fiscale" (Fislcal Clift). Il presidente vuole aumentare le tasse per redditi superiori ai 400mila dollari l'anno, mentre l'opposizione chiede che la soglia venga alzata sino al milione.
Redazione Independent