“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Dietro gli affari c'è l'usura?
Imprenditore di 36 anni denuncia ai carabinieri soprusi: «Mi ha speronato l'auto e minacciato con la pistola»
CITTA' SANT'ANGELO, L'OMBRA DELL'USURA - Una questione di soldi, forse l'ombra dell'usura, alla base di un pomeriggio da incubo vissuto, ieri, da un imprenditore 36enne di Città Sant'Angelo. Stando a quanto riportato nella denuncia ai carabinieri di Montesilvano l'uomo, mentre era a bordo della sua auto in compagnia di un dipendente, sarebbe stato inseguito e speronato. Costretto a fermarsi in un distributore di benzina lungo la strada nazionale all'altezza di Marina di Città Sant'Angelo avrebbe ricevuto delle minacce di morte, con tanto di pistola puntata al cuore, dall'uomo alla guida dell'auto che inseguiva. Dopodichè, allarmato dalle urla dell'imprenditore, l'aggressore sarebbe salito in macchina per sparire nel traffico
IL DEBITO DA 210MILA EURO - IL 18 giugno la vittima si era presentata dai carabinieri di Montesilvano per denunciare l'uomo dal quale nel 2006 aveva ricevuto un prestito di 210mila euro ed al quale aveva dato come contropartita in pegno le quote della sua società. «Gli ho restitutito quasi un milione di euro, adesso ho chiesto la restituazione della mia società, anche tramite avvocato, ma nulla», così agli inquirenti la vittima della presunta estorsione. Al comandante dei carabinieri Enzo Marinelli, che sta seguendo il caso, la vittima ha riferito di avere ricevuto minacce e di aver trovato due proiettili, lunedì mattina, nella cassetta della posta.
Redazione Independent