“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Dichiarazioni post-referendum del presidente D'Alfonso: si ricandida tra 29 mesi?
Le parole del Governatore: "Ho creduto nella riforma costituzionale e se potessi tornare indietro mi impegnerei ancora di più"
ARRIVA LA PRIMA SCONFITTA ELETTRALE DI LUCIANO D'ALFONSO. Gli italiani si sono espressi contro la riforma costituzionale proposta dal governo Renzi, e di questo bisogna prendere atto. Il premier – con un discorso di altissimo livello – ha comunicato la sua intenzione di rassegnare le dimissioni da capo dell’esecutivo. Ora sarà il Presidente Mattarella a tracciare il percorso istituzionale da seguire. Ho sostenuto con tutte le mie forze il progetto riformatore e l’esperienza di governo di Matteo Renzi, e se potessi tornare indietro lo rifarei persino con maggiori energie, perché sono convinto della bontà di quanto veniva proposto. Sostengo ancora di più la sua attività, poiché ogni volta che c’è stato un problema lo abbiamo sempre trovato presente come persona e come istituzione. Adesso si riparte dai voti espressi a livello nazionale e territoriale senza perdere una sola ora di tempo. Ci vediamo tra 29 mesi per il giudizio che gli abruzzesi dovranno esprimere sull’operato e sulle decisioni della Giunta regionale. Naturalmente alle elezioni territoriali metteremo in campo il lavoro straordinario di una grande coalizione, nella quale i protagonisti cresceranno a vista d’occhio". Queste le parole del governatore della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso a commento dei dati elettorali del referendum di domenica. Sottolineiamo una curiosità: questa è la prima sconfitta elettorale che può essere attribuita al politico abruzzese che, mai fino ad oggi, aveva perduto una competizione nella quale si era riconosciuto come protagonista.
Redazione Independent