“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Di Primo guida l'orgoglio teatino contro la Rai: "Sono Pescarocentrici"
L'occhio indiscreto delle Zonedombra individua un beffardo manifesta andato in onda col "Buongiorno Regione". I teatini vogliono le scuse
CHIETI CONTRO LA REDAZIONE RAI ABRUZZO. L'occhio attentissimo delle Zonedombra ha scatenato una polemica ferocissima contro la Radio Televisione Italia sponda Abruzzo. Il motivo? Semplicissimo. Una foto che ha risvegliato quell'antica, e mai sopita, rivalità col capoluogo adriatico. Sul profilo Facebook di "Buongiorno Regione Abruzzo", la trasmissione in onda tutte le mattine alle 7.30 su Rai Tre, è comparsa l'immagine della redazione al lavoro ma dietro la scrivania, appesa in bacheca, una frase:"Quando va tutto male sorridi pensa che potevi nascere chietino".
Sul web l'articolo ha immediatamente raggiunto i vari gruppi tematici dedicati al territorio e naturalmente non sono mancati i commenti velenosi. Scatenatissimo anche il sindaco Umberto Di Primio, già finito nel polverone per aver definito l'allenatore del Pescara Zdenek Zeman un "mezzo rom".
Sempre su facebook il primo cittadino teatino, in odore di riconferma come candidato per il centrodestra, ha scritto: "Vedo che a Pescara continuano ad avere un sacco di problemi... Questa è la banale prova dell'esistenza di preconcetti in chi da Rai3, come anche da altri organi di informazione, con la falsa informazione cerca di fare danno a Chieti, a noi". E, poi, accuse anche di natura politica. "Lo fa - si legge - perché sono un po' di sinistra e un po' pescarocentrici, la cosa che mi da più fastidio rispetto ad altri, è che vogliono anche il pagamento del canone. A me non fanno paura, ma pensateci cosa potrebbe accadere se la nostra città finisse (caso remoto e usato solo come esempio) in mano a gente sbagliata che magari deve rispondere ed obbedire politicamente a chi pensa che pescara è il centro del mondo...". Infine il richiamo alle orgini ed alla storia di Chieti: "Orgoglio - conclude - cavolo, orgoglio teatino, non per campanilismo, ma per andare avanti a testa alta, per la nostra strada che, a differenza di quella di altri, è lunga tremila anni".
Insomma, tutto sto casino per una foto. Si poteva evitare.... bastava fare un pochino d'attenzione. Ma in Abruzzo, purtroppo, succede di tutto, anche questo ennesima stupidaggine.
Redazione Independent