Di Primio si appella al Pil

Arringa del Primo cittadino sulla questione accorpamento: «Il territorio teatino è il più ricco d'Abruzzo»

Di Primio si appella al Pil

RIORDINO PROVINCE. L'ARRINGA DEL SINDACO. Si inserisce nella polemica sul rischio di soppressione della Provincia di Chieti, in seguito all'accorpamento con Pescara, anche il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio. Dopo gli interventi allarmati del Presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio e del vice sindaco di Chieti Bruno di Paolo che lamentano scarso interesse da parte dei politici teatini, il primo cittadino, da buon legale, interviene affermando che «Chieti ha tutti i requisiti per restare Capoluogo di provincia magari con l'annessione di Comuni della Provincia di Pescara come Alanno e Scafa». A sostegno della sua tesi ci sarebbe anche la mole di finanziamenti, attenuti dalla Regione. «Sono una prova - ha detto il Sindaco - del peso che i politici del Pdl hanno in ambito regionale».

LE RISORSE, PIL E INFRASTUTTURE. Secondo Di Primio «poche sono le province in Abruzzo possono vantare le risorse della Provincia teatina come l'aeroporto di Sambuceto, il porto regionale di Ortona, quello commerciale di Vasto e quelli turistici  di Fossacesia e San Salvo». Come pure anche il Pil prodotto nella Provincia di Chieti. «E il più alto in Abruzzo», ha concluso sostenendo la tesi dell'accorpamento di Pescara a Chieti (uffici connessi) e non viceversa.
c.m.