“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Di Primio beniamino legale
Il Sindaco scrive al Ministero per la questione dei Tribunali: «Vasto e Lanciano presidi contro la criminalità»
TRIBUNALI. VASTO E LANCIANO VIA NEL 2015. Nel complesso progetto di revisione della spesa pubblica (Spending Reviee), contenuto nel Decreto "Salva Italia", c'è la questione del riordino degli uffici giudiziari (tribunali minori). In Provincia di Chieti spariranno, entro il 2015, le sedi distaccate di Vasto e Lanciano, che saranno incorporati alla sede del Capoluogo teatino.
LA DIFESA DI PRIMIO. Sulla questione è intervenuto il Primo cittadino di Chieti, Umberto Di Primio. «Ritengo - si legge nella lettera inviata al Ministero della Giustizia, ai sindaci di Lanciano e Vasto, oltre ai presidenti dei tribunali in questione - di primaria importanza conservare sul territorio dei "presidi" contigui a territori che vedono una forte presenza della criminalità organizzata». C'è poi la questione dei "disagi" professionali: un tema caro a molti, compreso Di Primio che di professione è avvocato.
I PROBLEMI DEGLI AVVOCATI. Vi è poi un altro aspetto, non secondario, da prendere in considerazione. Nella discussione scaturita a seguito della notizia di razionalizzazione delle sedi giudiziarie, si sono spesso presi in considerazione i disagi cui sarebbero quotidianamente sottoposti gli avvocati le cui sedi abituali di lavoro, i tribunali, per effetto del provvedimento di riordino, verrebbero chiusi. Alle difficoltà dei professionisti, però, vanno aggiunte quelle dell’utenza che, in una ipotesi che veda Chieti unico tribunale della Provincia, dovrebbe recarsi nel capoluogo teatino da un territorio vastissimo e particolarmente eterogeneo.
Marco Beffe