Di Primio annulla gli incarichi

E' scontro con gli ex dipendenti del Teatro Marrucino: «Non mi lascio trascinare in azioni di mala gestio»

Di Primio annulla gli incarichi

INCARICHI MARRUCINO. E' SCONTRO CON GLI EX DIPENDENTI. La Giunta di Chieti, guidata dal sindaco Umberto Di Primio, ha approvato nel corso del Consiglio Comunale la mozione di “Annullamento in autotutela amministrativa per palese illegittimità degli atti dell’avviso di selezione per titoli e colloquio per il conferimento di incarichi a tempo determinato presso la deputazione teatrale Teatro Marrucino”. «Il Cda, il direttore e i componenti della commissione hanno avuto massima autonomia nel valutare i candidati. Sull’opportunità o meno delle assunzioni al teatro, ricordo che già durante il Consiglio Comunale del 6 agosto 2012, il Marrucino aveva dichiarato la necessità di dotarsi di personale e che sempre in quell’Assise, con la deliberazione 324, il Comune aveva approvato non solo il bilancio di previsione per l’annualità 2012 della Deputazione, ma anche le condizioni d’offerta della Tesoreria, la programmazione artistica presentata dal direttore Pellegrino e la richiesta di dotazione organica. Non deve meravigliarci, quindi, che il teatro abbia svolto i concorsi e lo abbia anche fatto entro il 31.12.2012, data di riferimento per non far si che la spesa per le assunzioni del personale del teatro Marrucino gravasse sul Patto di Stabilità». Così il sindaco di Chieti a margine della conferenza stampa post-consiglio.

PATTO DI STABILITA' E ENTI CULTURALI. L’articolo 114 del Testo Unico degli Enti Locali, al comma 5 bis infatti recita “a decorrere dall’anno 2013, le aziende speciali e le istituzioni sono assoggettate dal Patto di Stabilità interno secondo le modalità del decreto ministeriale” anche se poi l’art. 25, comma 2 decreto legge 24 gennaio 2012 n 1 ha aggiunto all’art. 114 del Tuel “sono escluse dall’applicazione del presente comma aziende speciali e istituzioni che gestiscono servizi socio-assistenziali, educativi, culturali e farmacie”. «Proprio quest’ultimo capoverso – ha aggiunto il Sindaco -  è esemplificativo del fatto che le spese del personale del teatro non incideranno né sul Patto di Stabilità dell’Ente, né sulla spesa per il personale a tempo determinato del Comune. Aver quindi tirato in ballo gli ex dipendenti in quello che è uno scontro meramente politico credo sia stato non solo poco elegante e poco opportuno ma anche umanamente poco corretto. I lavoratori a tempo determinato del nostro Comune hanno cessato di lavorare con l’Ente non perché ci sia stata una volontà dell’amministrazione in tal senso, anzi, ma perché il nostro Comune, al pari di altri, ha dovuto adeguarsi al criterio del rispetto della spesa del anni 2009 dei lavoratori a tempo determinato ovvero predisponendo la diminuzione del 50% degli stessi». Parole che lasciano presagire l'intenzione di voler riacquisire il personale a cui è scaduto il contratto «ma ciò potrà accadere solo quando avremo avuto la certificazione sul Patto di Stabilità che, per legge, avviene entro il 31 marzo 2013».  Chiosa sui debiti. «La mia amministrazione - ha concluso - ha preso in mano un teatro che aveva indubbi problemi, è ripartito con l’attività di prosa anche senza i 250.000,00 euro erogati dalla fondazione Carichieti, e ha salvato una posizione importante come il titolo di teatro di tradizione fortemente compromesso. Poiché rispondo delle mie azioni ai cittadini e al Consiglio Comunale aspetterò di analizzare ciò che è stato fatto dal Teatro Marrucino in questi due anni di autonomia o semiautonomia e dopodiché di certo non mi lascerò trascinare da una eventuale mala gestio».

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