“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Di Primio (Taxi Driver)
Il sindaco Di Primio entra a gamba tesa nella guerra dei taxi e accusa la Regione: «Vendiamo le quote della Saga»
GUERRA DEI TAXI. DI PRIMIO ALZA LO SCONTRO. Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, entra a gamba tesa nella guerra in atto tra i tassisti dell'Area Metropolitana per il controllo del mercato dell'Aeroporto d'Abruzzo: la dismissione delle quote detenute dal comune nella Saga, la società che gestisce l'Aeroporto d'Abruzzo. «Alla luce dell'ennesimo sopruso subito dal Consorzio Radio Taxi “Cometa”, che da anni si propone l’obiettivo di aggregare i taxi operanti nella cosiddetta area metropolitana Chieti-Pescara, e delle ingiuste e continue prevaricazioni a danno dei tassisti di Chieti in servizio all’Aeroporto d’Abruzzo - ha spiegato Di Primio - ho dato disposizione, stante la colpevole inerzia del Comune di Pescara e della Regione, di vendere le 1000 azioni del valore nominale di 5,16 euro cadauna della S.A.G.A., Società Abruzzese Gestione Aeroporto S.p.A., detenute dal Comune di Chieti». La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la protesta di due giorni fa dei tassisti pescaresi nei confronti dei colleghi teatini. «E' solo l'ultima di una lunga serie di insulti e minacce fisiche e verbali - ha spiegato Di Primio - rivolte ai tassisti teatini per il controllo del mercato all'interno dell’Aeroporto d’Abruzzo. Tutti i Comuni interessati alla questione dell'Aeroporto d'Abruzzo - ha rimarcato il Sindaco - hanno sottoscritto la legge che stabilisce che l'area aeroportuale può essere utilizzata dai taxi di qualsiasi città capoluogo, tranne quello di Pescara, evidentemente ostaggio dei propri tassisti, determinando in tal modo una situazione intollerabile».
Redazione Independent