“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Di Lorenzo ritira candidatura: "Devo difendermi da Honda"
L'attuale presidente della Camera di Commercio di Chieti non si ricandiderà. Intanto i giapponesi escono da Confindustria
SILVIO DI LORENZO RITIRA LA SUA DISPONIBILITA’ AL RINNOVO DELLA CARICA DI PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI CHIETI. Non sarà Silvio Di Lorenzo il prossimo presidente della Camera di Commercio di Pescara e Chieti, che saranno accorpate come stabilito dall'ultima delibera della Giunta D'Alfonso.
La decisione arriva dopo che si è saputo che la Honda Italia è pronta ad esercitare l'azione di responsabilità nei confronti dell'ex vice-presidente della casa di motociclette nipponica. "in questo modo - spiega in una lettera Di Lorenzo - intendo privilegiare tale istituzione rispetto alle mie questioni personali, salvaguardando, e sino alla fine, l’onore, il decoro e la reputazione dell’ente, che voglio così preservare dagli effetti negativi della campagna mediatica in atto".
Sulla vicenda della richiesta di danni l'attuale presidente della Camera di Commercio di Chieti, oltre che consigliere della Banca d'Italia all'Aquila, ha specificato che "risponderò nelle sedi opportune" e non "procedere a colpi di comunicati stampa, anche se ho dovuto purtroppo leggere su un quotidiano locale ampi stralci dell’atto di citazione dinanzi al Tribunale delle Imprese di L’Aquila, che è un atto di parte e non una sentenza di condanna".
La lettera si conclude con una stoccata ai suoi ex datori di lavoro. "Honda Italia - dice Di Lorenzo - anche grazie al mio modesto contributo ha fatturato negli anni miliardi di euro ed ha prodotto utili per svariati milioni. Tali mie affermazioni trovano immediato riscontro nei bilanci della società. Personalmente ho sempre lavorato per gli interessi di Honda Italia e per il territorio". Di Lorenzo risponderà di tutte le accuse in udienza a Chieti il 23 febbraio 2015.
Reda Inde