Depuratore (nuovo) da 5 milioni

Lanciano. Scotta la questione dell'impianto da costruire in Contrada Santa Croce. Caporale (Verdi): "lì non va bene"

Depuratore (nuovo) da 5 milioni

IL NUOVO DEPURATORE DI LANCIANO. Tiene banco la polemica sul nuovo depuratore di Lanciano. L'impianto, dal costo di quasi 5 milioni di euro, dovrebbe sorgere in Contrada Santa Croce ma che chi, come Alex Caporale (Verdi), storce il naso. “Leggo nuovamente dai giornali - scrive Caporale - che gli annosi problemi dei residenti della contrada Santa Croce di Lanciano, si sono puntualmente ripresentati: problemi dovuti al fatto che gli scarichi fognari ospedalieri e della zona industriale di Marcianese e dei grandi centri commerciali vengono scaricati direttamente sul terreno in c.da S.Croce e quindi nel Feltrino, con formazione di paludi a cielo aperto e conseguenti odori nauseabondi e relativi rischi sanitari per i residenti".

LETTERA ALLA SASI E A PUPILLO. Il 26 luglio scorso l'esponente dei Verdi ha scritto una lettera al Presidente della Sasi, società titolare dell'impianto, ed al sindaco della città di Lanciano, Mario Pupillo, per ipotizzare una localizzazione alternativa. "Ipotizzai - dice ancora - la costruzione del nuovo depuratore di Lanciano anziché in c.da S.Croce (dove oggi è presente la stazione di pompaggio, sotto Via Firenze) a Fosso Castellana, 2/3 km più a valle verso S.Vito, in modo da prevedere un solo nuovo depuratore – con notevole risparmio economico di denaro pubblico - che serva anche il Comune di Treglio (visto che il depuratore di Treglio risulterebbe essere ormai obsoleto ed insufficiente) oltreché cogliere l’occasione per dotare le c.de Sacchetti, Torre Sansone, Serroni, ecc..finalmente di rete fognaria, considerando anche il pessimo stato in cui versano le vasche imhoff dove confluiscono gli scarichi di queste contrade con i relativi gravi rischi igienico-sanitari ed ambientali della intera area". 

Marco Beef