“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Delitto Rigante (il processo)
Massimo Ciarelli, 29 anni, rom, è accusato insieme ai cugini per l'omicidio del 24enne tifoso del Pescara
OMICIDIO RIGANTE. CIARELLI "ALLA SBARRA" . Comincia domani a Pescara l'attesissimo processo per l'omicidio di Domenico Rigante, il 24enne tifoso del Pescara e padre di una bimba di pochi mesi, ucciso con un colpo di pistola, la sera del primo maggio 2011, mentre era in compagnia di alcuni amici dentro un'appartamento in piazza Grue a Pescara. Sono accusati di concorso in omicidio e tentato omicidio Massimo Ciarelli, 29 anni, rom, e i cugini Luigi, Angelo, Antonio e Domenico. Il primo è stato arrestato dopo una latitanza di cinque giorni e rinchiuso nel carcere di Vasto, mentre gli altri sono stati portati a "San Donato", a Pescara, lo scorso 9 maggio.
LE INDAGINI ED IL MOVENTE. La sera prima del delitto c'era stata una furibonda lite tra Massimo Ciarelli ed Antonio Rigante, fratello gemello della vittima. Si erano picchiati a Pescara Vecchia ed il 28enne, membro dell'omonimo clan, aveva avuto la peggio. Secondo gli uomini della Squadra Mobile Ciarelli quella sera Massimo Ciarelli decise di vendicarsi chiedendo aiuto ai parenti. L'arma del delitto, una pistola calibro 38, non è mai stata ritrovata.
Redazione Independent