“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Delitto Bucco. Prima c'è Yara
Il Ris al lavoro sul "mistero" della piccola di Brembate di Sotto. ritardi nelle analisi dei Dna degli altri omicidi
DELITTO VIA LEOPARDI. PRIMA C'E' YARA. Il "mistero" della piccola Yara Gambirasio, 13 anni, lasciata morire il 26 novembre del 2010 in un campo sperduto a Chignolo d'Isola, vicino Brembate di Sopra, va risolto ad ogni costo. Lo sanno i magistrati che indagano sul caso. E, pure i tecnici del Ris (Reparto Investigazioni Scientifiche) alle prese con le analisi di oltre 10mila campioni di Dna prelevati su ordine della procura di Bergamo. La nuova pista, infatti, porta ad una donna: bisogna cercare la madre del killer perchè il padre, questo è noto, è morto da tempo insieme al "segreto" su un figlio illegittimo che potrebbe essere l'assassino della piccola ginnasta. Non desta meraviglia, dunque, se tutti gli altri delitti (compreso quello di Nicola Bucco), almeno dal punto di vista scientifico, hanno subito dei ritardi nella consegna delle analisi.
LA PISTA DELLA "VENDETTA". Nelle ultime ore si è fatta avanti l'ipotesi di una vendetta della malavita "marginale", cioè quella contigua alla criminalità pescarese, per qualcosa che avrebbe visto o per riparare ad un non meglio precisato torto. E' stato ancora ascoltato l'amico e coinquilino che ha scoperto il cadavere del 53enne in una pozza di sangue. Resta in piedi anche l'ipotesi del debito di 150 euro per un computer venduto da Bucco ma non funzionante. Come dire: due omicidi (compreso quello di Tommaso Cagnetta) per 160 euro!
Marco Beef