“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Delfino affonda all'Adriatico
Finisce due a uno per i toscani di Giannini (dimissionario). Tanto da recriminare: sfortuna e un gol fantasma
PRIMA SCONFITTA IN CASA - La colpa della prima sconfitta in casa del Pescara del neopresidente Sebastiani si spiega solo in questo modo: troppe le e occasioni sprecate nel primo tempo. Tutto qua, nessun caso Insigne (come molti giornalisti spiegano). Troppe ed incredibili (vedi l'occasione capitata proprio al folletto napoletano) per poter uscire indenni da questo match sfortunato. Il calcio segue delle logiche chiare: se non segni, prima o poi le prendi. E così è stato. Il Grosseto di Giannini ha giocato la sua partita (difesa, pressing e contropiede) e soprattutto ha giocato per 90 minuti. C'è stata anche la complicità dell'arbitro e del suo assistente che non hanno convalidato un gol valididissimo di Ciro Immobile. Negli spogliatoi Zeman dirà: "Nel secondo tempo non abbiamo giocato. Eravamo nervosi.E' brutto perdere". Intanto la società prepara il colpo di gennaio: si allenerà da martedì un calciatore danese.
IL GOL FANTASMA DI IMMOBILE – Il primo tempo si chiude sul risultato di 1-1. Ma a recriminare, come di consueto, è la squadra di Zeman che ha avuto almeno sette palle goal. Il vantaggio biancazzurro arriva al22’ ad opera di Sansovini (10 gol stagionale) con una sforbiciata dalla destra su cross di di Nicco. La squadra di Giannini accusa il colpo ed il pescara colleziona occasioni da gol a ripetizione con Insigne e lo stesso Sansovini. Al40’ il gelo: errore di Capuano che lascia scorrere un pallone da sparare in tribuna, l’ex Alfageme si inserisce, supera Anania con una finta e la butta dentro: uno a uno. Poi al44’ il giallo del gol fantasma di Ciro Immobile. La palla scagliata dalla destra da parte del bomber campano si schianta sulla traversa per poi rimbalzare sulla linea o dentro la porta? Pioggia di fischi verso l’arbitro Nasca ed il suo assistente
SECONDO TEMPO, NIENTE PESCARA – Nessun cambio tattico nelle formazioni. L’unica novità è rappresentata dal fatto che l’undici di Zeman non rientra in campo con lo stesso piglio del primo tempo. E così, come una vecchia legge del calcio insegna, il Pescara viene punito. Nel secondo tempo praticamente non accade nulla. Insigne è inguardabile, Immobile ci prova ma è troppo impreciso. All’80esimo, poi, la doccia che gela l’Adriatico. Sforzini in contropiede, su un pallone perso da Insigne, la butta dentro. Nulla da aggiungere sino al termine dell’incontro, solo qualche cambio e diverse ammonizioni.
IL TABELLINO
PESCARA (4-3-3) Anania; Zanon, Brosco (Romagnoli), Capuano, Balzano; Gessa, Cascione, Nicco (63’Petterini); Sansovini (63’Maniero), Immobile, Insigne. Allentore: Zdenek Zeman. A disposizione: Pinsogli, Romagnoli, Soddimo, Giacomelli, Corsi
GROSSETO (4-3-3): Narciso; Padella, Antei, Petras, Giallombardo; Crimi, Ronaldo, Consonni(80’Moretti); Caridi (84’Lupoli), Sforzini, Alfageme (67’Mancino). Allenatore: Giuseppe Giannini. A disposizione: Mangiapelo, Formiconi, Gerardi, Nanni
Arbitro: Nasca di Bari
Spettatori 10345
Ammonizioni:17’Caridi,33’Gianlombardo,35’Gessa,36’Antei,56’Zanon,85’Cascione,87’Ronaldo
Reti:21’Sansovini,40’Alfageme,81’Sforizini