Delfino. Ultras in protesta

CONTESTAZIONE ULTRAS A SOCIETA' E GIOCATORI. L'idillio con la società che ci ha fatto vincere il campionato di Serie B battendo ogni record sembra essere ormai solo un ricordo sbiadito. Troppo comodo per gran parte della tifoseria del Pescara puntare sui giocatori scelti da Zeman per otterere i risultati che tutto il mondo calcistico ha potuto ammirare. E, invece, quando c'è stato da fare delle scelte in autonomia, senza il "tutoraggio" del boemo, si è visto che gli allenatori scelti non erano adatti, che i giocatori comprati erano scarsi e che le scelte della società avevano come obiettivo la gestione economica del Delfino Pescara 1936 srl (non certamente una Onlus). Nel mirino dei tifosi, ieri a Francavilla al Mare in occasione dell'amichevole con la formazione locale che milita nel campionato di Eccellenza, ovviamente il Ds Daniele Delli Carri ma anche l'amministratore delegaro Danilo Iannascoli. Anche i giocatori sono stati contestati da circa 50 ultras con tanto di lancio di bottigliette e cori inneggianti al rinnovamento. Il presidente Daniele Sebastiani non c'era ma ha criticato al telefono con l'ottimo Massimo Profeta l'accaduto: «Purtroppo nulla di nuovo. E' il clima che si respira dalla prima partita. Ormai è chiaro. C'è premeditazione, ma per fortuna una parte di tifosi e sportivi ci vuole ancora veramente bene. Forse, eravamo più belli e simpatici quando eravamo nelle categorie minori. Chissà, magari è quello che meritiamo. Non me la sento di dire se i tifosi continuano così, vado via. Io non mollo. Nello sport, ci sono momenti belli e meno belli o brutti, ma i primi a capirlo devono essere i tifosi». Sabato a Parma dovrebbe rientrare dal primo minuto l'attaccante Sforzini ma non ci saranno Weiss, Rizzo e Koldrdrup che è in forte dubbio. Dubbio Quintero: il miglior giocatore del sub20 sudamericano sarà schierato titolare nella formazione ultima in classifica del Campionato di Serie A?

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