“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Delfino. Acciavatti nella bufera
Due consiglieri comunali scrivono a Sebastiani sulla presunta arroganza del socio della Pescara Calcio
L'EPISODIO SOTTO ACCUSA. Vuoi andare al bar? No, non puoi. O almeno non in alcuni settori dello stadio. E' questo, in sostanza, ciò che è accaduto durante Pescara-Lazio, come lamentano anche i consiglieri comunali Enzo Del Vecchio e Fausto Di Nisio in una lettera indirizzata al presidente del Pescara, Daniele Sebastiani: "L’ultimo riprovevole episodio - dicono Enzo e Fausto - che ha visto come protagonista un socio del sodalizio da Lei presieduto, a margine della partita Pescara-Lazio, riporta all’attenzione di tutti, cittadini ed Istituzioni, il rapporto che intercorre tra la Delfino Pescara 1936 ed il Comune di Pescara per quanto concerne l’utilizzo delle strutture dello Stadio Giovanni Cornacchia e la Questura di Pescara per gli aspetti legati al mantenimento e la tutela dell’ordine pubblico. La mancanza di un atto puntuale e specifico che disciplini i ruoli e le competenze che devono intercorrere tra la Società Delfino Pescara 1936 e l’amministrazione comunale porta, inevitabilmente, alle considerazioni che un socio del citato sodalizio, il Dr. Alessandro Acciavatti, ha avuto modo di rilasciare alla stampa per giustificare il suo inqualificabile gesto. In sostanza le lamentele che i tifosi hanno rivolto domenica alla società, per l’impossibilità di accedere al bar situato nella Tribuna Maiella, secondo il Dr. Acciavatti, sono da addebitarsi al Comune di Pescara e non alla società che, di fatto, ha impedito con i propri steward l’accesso a quei locali".
L'AMMINISTRAZIONE: "RAGAZZI, NOI NON C'ENTRIAMO NIENTE". Cosa rispondono da Palazzo di Città? Leggete: “L'Amministrazione comunale di Pescara non ha assolutamente vietato ad alcuno l’'accesso al Bar esistente all’interno dello Stadio ‘Adriatico-Cornacchia’ durante lo svolgimento delle partite di calcio. L'’accesso o meno degli spettatori nella struttura non viene infatti disciplinato dal Comune durante gli incontri di calcio”. E' vero che alcuni spettatori hanno sostenuto di non aver avuto accesso al bar situato, presso la Tribuna Maiella, in quanto sprovvisti del biglietto per la Tribuna centrale, ma l'amministrazione sottolinea che “in merito all’utilizzo e alla gestione degli accessi al Bar, durante gli incontri di calcio, occorrono alcune puntualizzazioni tecnico-amministrative. In occasione di due partite del Pescara con il Palermo e con la Sampdoria, la gestione del bar è stata temporaneamente affidata alla società Delfino Pescara e, nelle due occasioni, sappiamo che il bar della Tribuna Maiella è stato fruito liberamente da tutti gli spettatori della Tribuna, centrale e laterale, senza alcun problema, ovvero la società Pescara Calcio ha reso possibile usare il bar della Maiella agli spettatori di tutti i settori, ovviamente con il pagamento delle somministrazioni. Nel frattempo l’amministrazione comunale ha svolto la gara per l’affidamento definitivo del bar all’interno dello Stadio, gara d’appalto obbligatoria trattandosi di un servizio situato all’interno di una struttura comunale, e alla gara la società Delfino Pescara ha liberamente scelto di non partecipare. L’appalto è stato aggiudicato a un’altra ditta. Ci preme chiarire che eventuali divieti di accesso al bar durante le partite non sono stati impartiti, come non potrebbe essere, dall’amministrazione comunale”.
ACCIAVATTI: "SE POTESSIMO DAREMMO ACQUA E CAFFE' GRATIS". “La regola dice che i bar sono limitati ai paganti di alcuni settori: se fosse per noi daremmo acqua e caffè gratis, ma non ce lo fanno fare”. Questo è quanto dichiarato da Acciavatti per spiegare la posizione del Delfino. Ma Del Vecchio e Di Nisio non sono soddisfatti: "Non sappiamo in quale regolamento il Dr. Acciavatti abbia letto di tale regola ma una cosa è certa, e cioè che il servizio bar viene affidato dal Comune di Pescara a seguito di gara pubblica e il concessionario, in questo caso la Delfino Pescara 1936, ha “l’obbligo di collaborazione per lo svolgimento dei servizi bar, pubblicità etc.”. Una collaborazione con l’affidatario del servizio bar che la Delfino Pescara 1936 ha sempre fatto venire meno, come oramai è a tutti noto, ma ancor più emblematico risulta l’ulteriore atteggiamento volto ad addossare responsabilità proprie in capo al Comune di Pescara". I due consiglieri comunali di opposizione accusano il Pescara di "comportamento privo di collaborazione", parlano di "sbruffonata del Dr. Acciavatti" e invitano il sindaco a riappropriarsi "dei diritti e delle prerogative a tutela dell’interesse della collettività tutta, quella sportiva e quella non sportiva". E sempre Forza Pescara!!!
Nicola Chiavetta