“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Del Turco. Pm chiedono 12 anni
Al Sanitopoli le richieste di condanna della magistratura pescarese. Chiesti tre anni anche per Enzo Maria Angelini
SANITOPOLI. PM: «CONDANNARE DEL TURCO A 12 ANNI». La procura di Pescara ha chiesto la condanna a dodici anni di reclusione per l'ex governatore Ottaviano Del Turco per i reati di concussione, associazione per delinquere, falso, abuso e truffa. La richiesta è arrivata al termine della requisitoria dei pubblici ministeri Giuseppe Bellelli e Giampiero Di Florio che hanno chiesto la condanna a tre anni anche per Enzo Maria Angelini, testimone chiave della presunta truffa al sistema sanitario nazionale. Il verdetto del sanitopoli è atteso per il prossimo 18 luglio dopo che saranno terminate le arringhe dei 24 imputati, tra i quali ricordiamo l'avvocato Giulia Bongiorno per l'imputato Sabatino Aracu.
LE ALTRE RICHIESTE DI CONDANNA. La magistratura pescarese ha chiesto 11 anni di reclusione per l’ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga, 10 anni per Camillo Cesarone, ex sindacalista Cgil del gruppo Villa Pini, e 9 anni a Lamberto Quarta, all’epoca dei fatti segretario della presidenza del Consiglio regionale. Per l’ex onorevole Sabatino Aracu, ex coordinatore regionale di Forza Italia, la richiesta è stata di 9 anni, mentre per l’allora ex presidente della quinta Commissione Sanità, Antonio Boschetti, i Pm hanno chiesto 7 anni e 6 anni per l’ex assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca.
DEL TURCO SU FACEBOOK: «NON SO COSA RISPONDERE». La risposta del principale imputato del presunto scandalo sanità, Ottaviano Del Turco, alle richieste dei magistrati è arrivata via facebook ed in pochi minuti il suo post è stato subussato dai commenti. ''Non saprei – ha postato sul suo profilo - nemmeno cosa rispondere, di fronte a questa enormità: 12 anni di carcere!!! Un saluto a tutti coloro che hanno creduto e continuano a credere alla mia estraneità da questa storiaccia”.
Redazione Independent