“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Decreto del Fare: novità sui mutui
Le misure del Governo Letta per rilanciare l'economia. Soluzioni per le piccole e medie imprese
DECRETO DEL "FARE": NOVITA' SUI MUTUI. Il cosiddetto Decreto del Fare, varato pochi giorni fa dal Governo Letta, ha introdotto alcune interessanti misure per il rilancio dell’economia. Fra queste, degne di nota sono le novità in materia di mutui, tema molto caldo in questo periodo di prolungata recessione. Più nello specifico le novità mirano a modificare i tempi in favore di chi non riesce ad adempiere al pagamento delle rate; a tal fine è stato previsto: un allungamento della dilazione di pagamento, dai 2 mesi previsti precedentemente fino ai 5 attuali, prima che essa decada; un maggior numero di rate su cui spalmare il pagamento (per chi ha difficoltà a reperire il contante) da 72 a 120; un prolungamento del diritto alla rateizzazione, anche in caso di ritardi nei pagamenti, con decadenza dopo 8 rate non pagate (anche non consecutive nel tempo) anziché 2.
SOLUZIONI PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE. Inoltre nel decreto vi sono alcune interessanti misure che vanno incontro alle esigenze delle piccole e medie imprese. E’ stato infatti previsto uno stanziamento di 5 miliardi di euro, al fine di consentire loro investimenti in tecnologie, in rinnovamento (ossia acquisto di nuovi impianti e macchinari ad uso aziendale) e riconversione energetica, usufruendo di mutui agevolati, ossia con tassi d’interesse dimezzati rispetto a quelli attualmente praticati. Oltre a tali agevolazioni è stato previsto anche il rafforzamento del Fondo di garanzia, che ha lo scopo di tutelare le aziende che si trovano in momentanee difficoltà economiche o in fase di espansione.
NOVITA' PER LA PRIMA CASA. Le novità previste per la prima casa, invece, per completare il quadro, attengono l’impignorabilità in caso di ritardo nei pagamenti, i tagli di alcuni costi sulle bollette, i fondi per l’occupazione e per il sostegno, mediante contributo del 50 %, alle attività di ricerca fondamentale ed industriale, la ristrutturazione della governance dell’agenda digitale, nonché il wi-fi libero. Insomma anche se non rivoluzionario questo decreto rappresenta una buona notizia sui finanziamenti, proponendo novità che dovrebbero dare respiro al mercato immobiliare e tutelare il bene primario della casa per i cittadini, ma anche fiato agli investimenti delle imprese in sofferenza e si spera all’occupazione in genere.
Redazione Independent