“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
De Cecco nei guai per una partita di grano francese
L’accusa é frode in commercio. Secca replica dell’Azienda: “Si tratta di una modesta quantità”
É proprio il caso di dire che si tratta di una grana per il grano. Filippo Antonio De Cecco, il Presidente del noto pastificio abruzzese, è sotto accusa per frode in commercio. Il Gip del Tribunale di Chieti, Luca De Ninis, ne avrebbe disposto l'imputazione coatta. Sarebbero coinvolti, oltre a Filippo Antonio De Cecco, anche alcuni suoi stretti collaboratori, il direttore agli acquisti Mario Aruffo e l'ex direttore controllo qualità Vincenzo Villani. A suo tempo il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti, Giuseppe Falasca, aveva chiesto l'archiviazione di una denuncia anonima secondo cui l'Azienda di Fara S. Martino avrebbe fatto passare per grano pugliese una partita di circa 4.500 tonnellate di grano francese. Contro la decisione di archviazione aveva presentato opposizione Asso – Consum, un’associazione di consumatori. In un comunicato riportato dal giornale ‘Il Centro’ il Presidente del c.d.a. Gruppo De Cecco, avrebbe chiarito che si trattava di "una modesta quantità di grano francese (prodotto, si precisa, di primissima qualità e superiore di prezzo del 20% rispetto al grano nazionale) utilizzata dalla Società per la produzione di pasta nei primi mesi del 2000". Ovviamente seguiremo questa vicenda, auspicando un chiarimento felice per il produttore della pasta d’Abruzzo famosa in tutto il mondo, oltre che datore di lavoro di migliaia di dipendenti.