“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Davvero siamo alla fine?
L'incredibile storia del Porto di Pescara all'epilogo: 2 anni per spostare 190metri cubi di materiale inquinato e non
CLAMOROSO: PORTO DI PESCARA PRONTO A MAGGIO. Inizieranno il 3 aprile i lavori effettivi di dragaggio del porto di Pescara. Ad annunciarlo è il sottosegretario alle Infrastrutture Guido Improta che oggi insieme al presidente della Provincia Guerino Testa, al presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, al prefetto Vincenzo D’Antuono, e al sindaco Luigi Albore Mascia ha incontrato la marineria locale per fornire aggiornamenti sulle operazioni di dragaggio dopo aver ricevuto in mattinata le analisi della Sidra effettuate tramite un laboratorio di Rimini. «La ditta vincitrice l’appalto – ha spiegato Improta – ha effettuato 36 carotaggi, 120 campionamenti e 10mila analisi sul materiale da dragare. L’esito di queste analisi che dovranno essere controanalizzate dall’Arta, dice che nel fiume non c’è segnale di mercurio, e nei tratti analizzati non c’è un livello di tossicità che supera i limiti previsti dalla legge. Quindi il materiale dragato si potrà gestire meglio».
LO SMALTIMENTO DELLA SABBIA INQUINATA E NON. Il sottosegretario ha poi illustrato altri passaggi per uscire dall’emergenza: il 18 marzo ci sarà una conferenza di servizi alla quale parteciperanno i Comuni di Pescara, Ortona e Martinsicuro che dovranno avallare il piano di ripascimento dei loro litorali. «Considerando che 120mila metri cubi di materiale sono privi di contaminazioni – ha aggiunto Improta – potranno essere accolti 50mila dal litorale pescarese, 40mila da Ortona e 30mila da Martinsicuro. Questo piano di ripascimento dovrà essere soggetto alla procedura di valutazione di impatto ambientale che dovrà chiudersi entro il 25 marzo». L’altra quantità di materiale da dragare di circa 70mila metri cubi sarà oggetto di soil washing. «La procedura ad evidenza pubblica – dice Improta – è stata pubblicata oggi sul Bura e ci vogliono 45 giorni per le osservazioni. Dal 29 aprile si potrà iniziare a lavorare su questa quantità. Considerando che le attività di dragaggio inizieranno più tardi rispetto ai tempi previsti, abbiamo chiesto alla Sidra di raddoppiare la quantità di materiale da dragare e l’aumento della capacità produttiva avverrà col cambio del mezzo». Questa fase di lavori si concluderà entro la prima decade di maggio.
Redazione Independent