Archiviato il voto referendario con un clamoroso ‘flop’, l'attenzione dei partiti si concentrata ora sul voto delle amministrative che rappresenta anche un test indicativo per le imminenti elezioni politiche del 2023. A tal proposito è da analizzare con particolare attenzione il voto nei tre capoluoghi di regione, Genova, Palermo e L'Aquila oltre a quello delle tre importanti città di Verona, Parma e Catanzaro. In base ai risultati provvisori del primo turno in tutti e tre i comuni capoluoghi di regione, il centrodestra si è già aggiudicata la carica di primo cittadino, mentre a Parma, Verona e Catanzaro, i partiti attenderanno il voto del 26 giugno prossimo per avere un quadro completo delle elezioni comunali del 2022, da cui estrapolare indicazioni per quelle politiche del prossimo anno. Nel capoluogo della nostra regione il candidato di Fratelli D'Italia Pierluigi Biondi, in base alle ultime proiezioni, col 51,6%, dovrebbe essere sindaco senza passare per il ballottaggio. Anche a Genova Marco Bucci del centro destra con il 55% dei voti, già dal primo turno, quasi certamente sarà rieletto sindaco. Così pure a Palermo Roberto Lagalla, sostenuto dal centro destra, sarà sindaco senza ballottaggio. Negli altri importanti comuni invece si andrà molto probabilmente al doppio turno: a Parma Michele Guerra del centro sinistra andrà probablmente in ballottaggio con il candidato di centro destra Pietro Vignali; a Verona il secondo turno stabilirà chi tra il candidato del centro sinistra Damiano Tommasi e quello del centro destra Federico Sboarina sarà sindaco. Così pure a Catanzaro si profila un ballottaggio tra il candidato Valerio Donato del centro destra e il candidato Nicola Fiorita del centro sinistra.