“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
"Dall'Inferno si ritorna", la storia di Bibi costretta fuggire dal Ruanda
L'ultima fatica di Christiana Ruggeri è uscita in libreria lo scorso 11 marzo. L'autrice ricorda il massacro del 1994: in 101 giorni furono uccise un milione di persone
IL GENOCIDIO DEL RUANDA E LA STORIA DI BINI. E' una storia agghiacciante, che tqarcca il cuore e che costringe il lettore a riflettere su una delle pagini più orribili della storia del secolo scorso: cioè del genocidio di oltre un milione di persone, avvenuto in Ruanda ne 1994 tra l'indefferenza dell'intero pianeta.
A raccontarlo è un libro di grande impatto emotivo, "Dall'Inferno si ritorna", scritto magnificamente da Christiana Ruggeri, reporter inviata soprattutto nei paesi africani, sensibile alle tematiche della condizione femminile, antropologa e fotografa.
L'autrice ripercorre la vera storia di Bibi una giovane riuscita a sopravvivere a quei 101 giorni di orrore. Ma il romanzo ripercorre gli avvenimenti che hanno portato allo sterminio della sua famiglia fino alla fuga in Italia, argomento attualissimo e che riapre il dibattito sul tema dell'immigrazione e della fuga dai paesi in guerra.
La pubblicazione di "Dall'Inferno si ritorna" , edito dalla casa editrice Giunti, è avvenuto soltanto lo scorso 11 marzo ma il libro già ha avuto ottime recensioni da parte della critica. Fabio Geda l'ha defintia una storia che "appena hai finito di leggere, ti viene voglia di scendere per strada, partire e cominciare a cambiare il mondo. È un viaggio nell'apocalisse tenuti per mano dalla più dolce e straordinaria delle creature: una bambina resiliente, come solo i bambini sanno essere”.
Redazione Independent