“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Dai, trivella anche tu!
Dopo Medoil arriva la richiesta dell'inglese Spectrum Geo a minacciare il blu dell'Adriatico
ADRIATICO: MARE DI PETROLIO. L'Adriatico è un mare azzurro dunque non si capisce perchè si debba trasformarlo nel colore del petrolio. La minaccia, questa volta, arriva dalla compagnia inglese Spectrum Geo. La multinazionale, stando a quanto riferito dal Wwf, sarebbe pronta a chiedere di poter avviare la più grande campagna di ricerca di idrocarburi mai vista nell'Adriatico che secondo il Ministro Passera, esperto in "politiche fossili" e che ha dato il via libera alle perlustrazioni, nasconderebbe oltre «10,6 milio di tonnellate di petrolio». L'associazione ambientalista è ha indetto una imponente manifestazione per il 13 aprile a Pescara per ribadire un secco "No" alla petrolizzazione dell'Abruzzo ed al progetto "Ombrina di Mare II" (Medoil Gas).
RISCHIESTA AL VAGLIO DEL VIA. Il prossimo 2 aprile la commissione Via (Valutazione Impatto Ambientale) della Regione Abruzzo discuterà - oltre che del progetto dell'impianto eolico di Pizzoferrato dannossissimo per l'orso e l'avifauna locale - anche il progetto della Spectrum. «Si tratta - spiega il Wwf nelle nota - delle campagne di ricerca di idrocarburi più grande e mai avvenuta in Adriatico in quanto l'azienda vorrebbe condurre queste attività spaziando dall'Emilia Romagna alla Puglia passando per l'Abruzzo, da Rimini a Santa Maria di Leuca". L'iniziativa, al momento, riguarda la prospezione del sottosuolo attraverso l'uso della contestatissima tecnica dell'air-gun, bocciata recentemente anche dal TAR Lazio che si è espresso negativamente sull'autorizzazione concessa dal Ministero dell'Ambiente alla Petroceltic su un progetto similare perchè aveva danneggiato irreparabilmente l'ecosistema marino.
Marco Beef