“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Dai, rottamalo anche tu!
Il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, vuole mandare in pensione l'inno di Mameli. E - come prevedibile - infuriano le polemiche
DI PANGRAZIO? E' LANCIATISSIMO. E' un periodo decisamente non facile per il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, che in questi giorni è nell'occhio del ciclone per il rimpasto di giunta che ha comportato l'ingresso, nella sua squadra, dell'ex assessore regionale di centrodestra Daniela Stati. Ora 'Gianni' ci ha messo del suo con una 'sparata', francamente poco comprensibile, sull'inno d'Italia, che secondo lui bisognerebbe rottamare in quanto "i testi e la musica lo pongono oggi fuori luogo e fuori tempo". Le dichiarazioni di Di Pangrazio, che sono state riportate da Il Messaggero, hanno sollevato - come prevedibile - un polverone di polemiche. Parla di frasi "gravissime" il coordinatore provinciale del Ncd, Massimo Verrecchia, che sottolinea che l'inno di Mameli "ha rappresentato, rappresenta e rappresentera' per gli italiani, nel nostro Paese e nel mondo, un insostituibile sentimento di appartenenza. E' l'unica cosa che vede uniti tutti gli italiani perche' non solo e' bello ma e' legato al sacrificio di tante persone. Il sindaco Di Pangrazio chieda pubblicamente scusa 'rottamando' invece le sue gravi quanto inqualificabili dichiarazioni".
"E' UN LEGHISTA DI ALTRI TEMPI". Addirittura il consigliere di "Rinascita di Avezzano", Claudio Tonelli, definisce il sindaco "leghista di altri tempi" e aggiunge: "Invece di mortificare il simbolo principale dell'unita' nazionale, Di Pangrazio farebbe bene a dedicare tutto il tempo possibile alla nostra città. Questa e' l'ennesima dimostrazione dell'ispirazione che muove l'azione politica di questa Amministrazione con gli effetti che sono sotto gli occhi di tutti. Cosa propone per renderlo attuale, forse una musica pop o rock? Quelle dichiarazioni offendono le istituzioni, tutti gli italiani, tutti i caduti per la Patria e tutte le forze dell'ordine, militari in missione all'estero che ogni giorno lo ascoltano, per non parlare dei tanti appassionati di sport dove questo inno trasmette un'emozione unica di appartenenza". Conclude il consigliere provinciale dell'Aquila, Felicia Mazzocchi: "Mameli a soli 22 anni riusci' a infondere, attraverso l'Inno, un senso di fratellanza patriottica che e' divenuto un legame indissolubile per tutte le generazioni che gli sono finora seguite. Chi e' contrario non puo' fare il sindaco". Dai, Gianni, ammettilo: si è trattato di un'uscita infelice.
Marco Sette