Dai Lovely Park al pugno di ferro contro gli "aguzzini" del sesso

Dai famosi box proposti dall'allora sindaco di Montesilvano Di Mattia alla costituzione di parte civile nei processi penali. Voi da che parte state?

Dai Lovely Park al pugno di ferro contro gli "aguzzini" del sesso

PROBLEMA DELLA PROSTITUZIONE. MONTESILVANO CAMBIA ROTTA. «Il Comune sta valutando l'ipotesi di costituirsi parte civile nei procedimenti contro lo sfruttamento della prostituzione e la riduzione in schiavitù». Lo annuncia l'assessore alla Polizia Municipale Leo Brocchi. «Lo sfruttamento della prostituzione è uno dei problemi più gravi della città di Montesilvano. Un fenomeno che arreca un danno di immagine di grave entità all'intera città. Quest'Amministrazione intende fare il possibile per eliminare dalle strade di Montesilvano la prostituzione, ecco perché vogliamo adottare una linea dura nei confronti degli sfruttatori delle prostitute. Innanzitutto intensificheremo i controlli su tutto il territorio - prosegue Brocchi - e non appena verranno avviati i procedimenti penali nei confronti degli sfruttatori, il Comune si costituirà parte civile nel processo. Chiederemo un risarcimento danni agli imputati e quanto verrà eventualmente riconosciuto a quest'Amministrazione verrà devoluto alle associazioni del territorio che promuoveranno progetti a sostegno delle persone vittime di tratta ai fini dello sfruttamento sessuale». Insomma, si tratta di un cambio di rotta, o meglio, di un diverso approccio verso il fenomeno della prostituzione, che affligge la quinta città d'Abruzzo, rispetto a quanto proposto dall'ex sindaco Attilio Di Mattia ideologo dei tanto criticati "Box del Sesso" e dei "Lovely Park". Voi da che parte state?

 

Redazione Independent