“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
“Leggo con apprensione le dichiarazioni del Presidente della Provincia di Teramo Renzo Di Sabatino sui tagli previsti dal mese di settembre per il trasporto degli studenti diversamente abili delle scuole superiori e, pur comprendendone la ratio sul piano economico, credo siano state profondamente sottovalutate le ripercussioni che questa decisione determina sotto il profilo sociale. La riforma Delrio ha profondamente ridimensionato il ruolo e le competenze delle Province, delegando l’erogazione di molti dei servizi precedentemente di loro pertinenza ai Comuni, senza prevedere conseguenti incrementi delle risorse a disposizione. Questa riforma, tanto auspicata dai cittadini e dettata da una logica di spending review, ha a mio avviso già mietuto la prima vittima, ossia l’obbligo dello stato sociale di garantire ai cittadini l’erogazione dei servizi essenziali. Non è però giusto che a pagarne lo scotto siano le classi più deboli come i diversamente abili. Assecondare dunque la fredda logica di ridimensionamento della spesa, non può tradursi in tagli all’erogazione di servizi essenziali per categorie già svantaggiate in partenza, perché questa soluzione genera situazioni paradossali, mettendo a repentaglio il principio della tutela delle classi più fragili della nostra società. Credo si debba riflettere con maggiore attenzione su questo problema e compiere uno sforzo comune per cercare una soluzione alternativa. Sarebbe opportuno che tutte le forze politiche scendano in campo, a tutti i livelli, nella comune difesa dei diritti dei più deboli”. Lo dichiara in una nota il Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, Capogruppo del Nuovo Centrodestra, Giorgio D’Ignazio.