“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
D’Amico insiste: “La Legge ‘Mancia’ va abrogata”
Il capogruppo di opposizione in Consiglio Regionale continua nella critica della gestione dei fondi pubblici (22,5 milioni) in un momento in cui la sanità abruzzese è a pezzi
“Spiace non riuscire a farmi capire dai colleghi consiglieri di maggioranza, spero di esser chiaro almeno con gli abruzzesi. L’intervento del Presidente Sospiri lascia irrisolte le 2 gravi questioni che inficiano la legge-mancia”. Ad affermarlo è il capogruppo di opposizione Luciano D’Amico, che continua “Prima questione: è necessario stabilire le priorità negli interventi. Io ne individuo almeno 3: la sanità. Non si può accettare che i malati oncologici siano costretti a percorsi di cura poco agevoli e più in generale è inammissibile che gli abruzzesi siano limitati nelle cure da lunghe liste d’attesa con un sistema sanitario regionale che solo nel 2023 ha prodotto un disavanzo di 128 milioni di euro (e nulla sappiamo del disavanzo già formatosi per il 2024). I trasporti. Per tutta una serie di questioni sono aumentati i prezzi dei biglietti del trasporto pubblico del 20%; dati alla mano e facendo una politica contro gli sprechi, il trasporto pubblico locale può essere gratuito per gli abruzzesi o comunque gli abruzzesi potrebbero usufruire di tutto il trasporto regionale con un abbonamento annuale dal costo contenuto e in base al reddito. L’economia. Gli agricoltori, ad esempio, sono in attesa dei ristori per i danni causati dalla peronospora. La Regione ha impegnato 22,3 milioni di euro per il finanziamento di circa 2.300 realtà fra cui presumibilmente: 20 circoli tennis, 13 scuole di danza, 59 squadre sportive, 14 motoclub, 25 squadre di pallavolo, e tante altre associazioni. La motivazione del finanziamento è il sostegno dell’attività riservate ai soli soci, in molti casi paganti, a chiara finalità privata. Invito alla lettura dell’elenco dei finanziamenti erogati consultando l’allegato 3 del bilancio al link https://bura.regione.abruzzo.it/bollettini/speciale-12-2024-01-26. È la Costituzione italiana, con il principio della sussidiarietà orizzontale, che ci invita a finanziare associazioni ed enti, ma precisa l’art. 118, per lo svolgimento di attività di interesse generale. Seconda questione: se, superate le valutazioni di cui al punto precedente, fosse ritenuto opportuno elargire contribuzione per finalità di interesse generale, sarebbe necessario garantire un processo di selezione caratterizzato da trasparenza e imparzialità, al fine sia di rendere possibile la partecipazione di tutti gli enti, associazioni e altre realtà, e garantire, fissati i criteri, la massima efficacia nell’allocazione delle risorse. È chiara la necessità di offrire sostegno al tessuto sociale regionale – sempre dopo aver garantito le funzioni di cui la Regione è titolare – ma si censura e si richiede con forza di abrogare la legge-mancia per una questione di metodo, dovendo garantire nell’utilizzo di risorse pubbliche trasparenza e imparzialità. Da ultimo, il sostegno ai Comuni. Dall’analisi dell’elenco dell’allegato 3 al bilancio, ben 66 Comuni su 305 della Regione non sono stati interessati da concessione di finanziamenti né direttamente, né indirettamente attraverso enti e associazioni presenti sul proprio territorio. Così, ad esempio, perché il Comune A risulta beneficiario direttamente e indirettamente di 11 finanziamenti nel 2023/2024, 6 nel 2022/2023, e il Comune B di nessuno? Perché i cittadini del Comune C hanno avuto circa 270 euro pro-capite di finanziamento e i cittadini del Comune D nulla? Per tutti questi motivi, chiedo che venga abrogata la legge-mancia 2024 e che non ve ne siano altre in futuro”, conclude D'Amico.