“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
D'Alfonso ritorna in tribunale: «Sono qui per l'accertamento della verità»
Il governatore d'Abruzzo non salta un'udienza del processo in Corte d'Assise sul disastro di Bussi. Fondamentale il ruolo delle parti civili
CHIETI. D'ALFONSO TORNA IN TRIBUNALE. "Un contributo fondamentale per il processo di accertamento della verità". Così il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, intervenuto questa mattina, a Chieti, in Corte d'Assise, all'udienza del processo sulla discarica dei veleni di Bussi, ha definito gli interventi degli avvocati di parte civile. "Ho assitito anche alla giornata di lavoro di oggi - ha spiegato D'Alfonso - dove è emersa un'attività puntuale ed implacabile per quanto riguarda la scientificità di livello della documentazione. Inoltre, - ha aggiunto - intendo ribadire, con la mia presenza, che non si tratta di un qualsiasi processo di accertamento della verità. Infatti, quando si determina un danno di tale gravità ed intensità - ha concluso il Presidente - è importante che le Istituzioni siano pronte a presidiare, a produrre luce e a far capire il coinvolgimento anche delle persone giuridiche e di quelle fisiche".
All'udienza odierna erano presenti anche il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, i sindaci di alcuni Comuni della provincia di Pescara, per Tocco da Casauria Luciano Lattanzio, per Torre dei Passeri Piero Di Giulio, per Alanno Vincenzo De Melis, per Bussi Salvatore La Gatta, per Spoltore Luciano Di Lorito, per Castiglione a Casauria Gianluca Chiola, e il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio.
Redazione Independent