“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
D'Alfonso fara' il senatore ma intanto resta presidente della Regione Abruzzo
Respinta la mozione di sfiducia del centrodestra e M5s. Hanno votato a favore del Governatore uscente anche Di Matteo, Gerosolimo, Olivieri e Sclocco
TUTTO COME DA COPIONE. BOCCIATA LA MOZIONE DI SFIDUCIA PER IL "DOPPIO INCARICO". Il Consiglio regionale d'Abruzzo hai respinto la mozione di sfiducia al presidente della Giunta Luciano D’Alfonso, presentata dalle minoranze di centrodestra e del Movimento Cinque Stelle, in ragione del suo doppio incarico: quello nell'esecutivo regionale e quello di senatore della Repubblica eletto alle ultime amministrative.
Dei 26 consiglieri presenti in aula, oggi a L'Aquila, con il voto palese hanno appoggiato la mozione di sfiducia 10 consiglieri, mentre i no sono stati 15. Un solo astenuto. Un prevedibile e scontato anche perché i consiglieri dissidenti di maggioranza Di Matteo, Gerosolimo, Olivieri e Sclocco, in particolare, non si sono uniti - come preannunciato - alla mozione delle minoranze.
La mozione di sfiducia, qualora fosse approvata, non avrebbe comportato automaticamente le dimissioni anticipate del presidente, il quale ha ribadito di voler optare per la carica di senatore. Resta la questione dell'art. 122 della Costituzione che precisa che: "Nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o a una Giunta regionale e ad una delle Camere del Parlamento, ad un altro Consiglio o ad altra Giunta regionale, ovvero al Parlamento europeo".
Redazione Independent