“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
D'Alfonso contrario alle trivellazioni petrolifere: "Limite a 12 miglia"
A margine della conferenza stampa sulla Macroregione adriatica il Governatore parla del futuro fossile dell'Abruzzo
Inserire la Strategia della Macroregione Adriatico-Jonica, che sarà lanciata martedì prossimo a Bruxelles, nel dossier Junker per accedere ad un plafond di circa 10 miliardi di euro. Si tratta delle risorse che mette a disposizione l'Unione europea, nell'ambito della programmazione 2014-2020, per favorire la connettività dei sistemi infrastrutturali di collegamento. E' l'obiettivo che il presidente della Giunta regionale d'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, intende perseguire e per il cui raggiungimento attende risposte in tempi brevi dal sottosegretario Gozi che è il delegato del Governo italiano.
D'Alfonso lo ha riaffermato, questo pomeriggio, ad Ortona, a Palazzo Corvo, in occasione del convegno sulla Strategia della Macroregione Adriatico-Jonica che è stato l'evento conclusivo della tre giorni di permanenza nel mare abruzzese della portaerei Cavour, nave ammiraglia della Marina Militare. "Questo progetto di cooperazione rafforzata partito dal basso - ha affermato D'Alfonso - è diventato dapprima una strategia ed oggi è una vera e propria misura istituzionale. Per darle concretezza - ha proseguito - occorre che questa comunità transanazionale di circa 57 milioni di persone e con ben 6 milioni di imprese attive non solo parli un linguaggio univoco ma sia anche in grado di proporre un progetto comune di connettività che riesca a cucire insieme ferro, gomma, acqua e cielo. La domanda da porsi- ha aggiunto il Presidente - è se accanto alle reti TEN-T sia possibile immaginare una dotazione infrastrutturale e logistica nella sagoma della Macroregione adriatica".
A proposito della tutela ambientale e, nello specifico, del patrimonio marino, il presidente della Regione Abruzzo ha ribadito di essere "contrario alle trivellazioni petrolifere" e di preferire forme alternative di approvvigionamento energetico. "Tuttavia, - ha precisato - dovremmo prendere esempio dalla Contea Spalatino-Dalmata che ha fissato a 12 miglia dalla costa il limite oltre il quale sono consentite attività estrattive. Non capisco - ha aggiunto -perchè in Italia dovremmo accosentire operazione di estrazione petolifera ad una distanza minore".
All'odierno convegno di Ortona, oltre all'Ambasciatore croato in Italia, Darmin Grubisa, hanno preso parte, tra gli altri, anche il sindaco di Spalato, Ivo Baltasar, il presidente della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura, l'assessore alle politiche comunitarie della Regione Marche, Paola Giorgi, ed il relatore della Strategia della Macroregione Adriatico-Jonica, l'europarlamentare croato, Ivan Jacovcic.
Redazione Independent