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D'Alfonso-bis. La Cassazione rigetta ricorso della procura di Pescara
L'inchiesta sull'urbanistica che vedeva 18 imputati, tra funzionari ed imprenditori, oltre all'attuale Governatore conclude il suo percorso giudiziario per "inammissibilità sostanziale"
PROCESSO D'ALFONSO: LA CORTE DI CASSAZIONE RIGTTA RICORS DELLA PROCURA. Si chiude definitivamente una della pagine più discusse della storia giudiziaria abruzzese e che ha visto come protagonista l'attuale presidente di Regione Luciano D'Alfonso. La Cassazione ha, infatti, rigettato il ricorso presentato dalla procura di Pescara contro il proscioglimento dei 18 imputati coinvolti nell'inchiesta sull'urbanistica al Comune di Pescara.
Per i giudici le accuse di corruzione e concussione per lavori concessi e promessi in cambio di favori riferiti ad una ventina di accordi di programma tra il 2006 e il 2008, sono infondate "sino a lambire i contorni della inammissibilità per sostanziale genericità e assertività dei contenuti censori e loro indeducibilità, laddove alla proposta tematica della qualificazione giuridica dei fatti ascritti agli imputati si sottende una rivalutazione puramente fattuale delle fonti di prova estranea al giudizio di legittimità".
Redazione Independent