“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
D'Alfonso 'battezza' Di Mattia
Alla fine anche il 37enne sindaco di Montesilvano finisce nel mare magnum del Partito Democratico
DI MATTIA PASSA AL PARTITO DEMOCRATICO. Sosteneva William Shakespeare: "Essere o non essere questo è il problema". Così sembra che anche il sindaco di Montesilvano, il 37enne Attilio Di Mattia, si sia posto il dilemma sul suo futuro (da sindaco) "Cosa ne sarà di me?" ed abbia deciso di "salavare la sua anima" indossando un vestito non proprio nuovo, quello del Partito Democratico. Come la prenderanno gli elettori che, meno di 12 mesi fa, l'avevano scelto come simbolo di rinnovamento per la funestatissima 'Quinta Città d'Abruzzo'? Già ci siamo dimenticati la ferocissima battaglia delle primarie proprio contro i candidati 'democrat' Nino D'Annunzio e Marco Volpe e verso coloro che oggi siedono sulla stessa tavola con cui sta annunciando il suo passaggio al PD (vedi Toni detto "Il Freddo" Castricone?). Certamente storceranno il naso ma la politica è anche questa: i nemici spesso sono soltanto apparenze (vedi Bersani e Berlusconi); e c'è sempre tempo per trasformare l'impossibile in possibile (vedi l'accordo Berlusconi-Bersani).
IL TWEET: «IL PD E' L'UNICO PARTITO RIFORMISTA». Su twitter Attilio Di Mattia ha "cinguettato" le ragioni che l'hanno spinto verso il partito di Massimo D'Alema che in Abenobiruzzo risponde al tandem Giovanni Legnini-Luciano D'Alfonso, entrambi presenti al battesimo (ops conferenza stampa) di questa mattina al Palazzo Baldoni. «Le scelte - ha twittato alle 11:53 - spesso presuppongono un travaglio. Passare al Partito Democratico è stato un processo naturale». Effettivamente era nell'aria che in molti sarebbero finiti nel mare magnum 'democrat'. Un paio di settimane fa Carlo Costantini - definito da Di Mattia in un libro l'Obi-Wan Kenobi della sua esperienza politica - aveva definito chiusa l'esperienza dell'Italia dei Valori. Insomma, tutto lasciava presagire che si sarebbe verificato l'effetto domino "Tutti a sinistra, tutti col Pd" (il primo Luciano Di Lorito da Spolotre). E così è stato e .... vissero felici e contenti.
Marco le Boeuf