Crollo dei consumi negli ipermercati. A rischio centinaia di posti

La crisi economica non risparmia nemmeno il settore dell'agroalimentare: -25% nel mese di novembre

Crollo dei consumi negli ipermercati. A rischio centinaia di posti
GRANDE DISTRIBUZIONE IN CRISI: RISCHIANO IL POSTO DI LAVORO IN CENTINAIA. La crisi economica iniziato nel 2008 non ha risparmiato proprio nessuno e questa volta a lanciare l'allarme sono i sindacati della GDO (grande distribuzione organizzata). Con un calo delle vendite di oltre il 25%, gli ipermercati nel territorio pescarese, non sanno più dove sbattere la testa e la peggiore delle ipotese potrebbe essere la necessità di ulteriori licenziamenti conseguente al crollo dei consumi e al relativo esubero nei reparti commerciali. La concorrenze della piccola distribuzione è stata quasi completamente annullata da questi colossi del commercio, che ora risentirebbero della crisi generale che ha investito il mercato e i consumi.
“La crisi è strutturale e a rischio sono centinaio di posti di lavoro sul territorio abruzzese” commenta cosi Lucio Cipollini, segretario provinciale Filcams CGIL, affermando che il problema sarebbe anche quello della proliferazione di centri commerciali sul territorio pescarese. La soluzione auspicabile sarebbe un intervento politico per ammortizzare il più possibile il danno, trovando un'alternativa per tutti quei dipendenti che potrebbero entro breve ritrovarsi senza il posto di lavoro".

IL PROBLEMA DELLA CONCENTRAZIONE. Sicuramente la situazione di difficoltà che sta vivendo la grande distribuzione dell'area metropolitana è stata la conseguenza di fattori multipli. Ma non si può fare a meno di evidenziare il problema dell'enorme concentrazione dei centri commerciali lungo l'asse Chieti-Pescara che, come sottolineato, oltre a distruggere il piccolo commercio crea situazioni di concorrenza quasi estreme. Forse è il caso di cominciare a pensare allo sviluppo del territorio in maniera diversa e non concedendo autorizzazione per strutture che , inevitabilmente, finiranno per diventare scatole di vuoto e cemento.
M.T.