“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Crisi politica a Francavilla al Mare. Il sindaco Luciani mette tutti a cuccia
Si è risolta con un nulla di fatto l'assise cittadina convocata per mandare a casa l'amministrazione di centrosinistra guidata dal legale francavillese
Si è risolto in un nulla di fatto il Consiglio Comunale di ieri, martedì 25 febbraio, a Francavilla al Mare. L'assise cittadina era chiamata a pronunciarsi, oltre che su altre questioni, sul programma dell'amministrazione targata Luciani e, in particolare, sulle linee guida dei prossimi anni di mandato.
La verifica di maggioranza era stata chiesta proprio dal primo cittadino, sempre più sfiancato dai malumori e dai mal di pancia interni alla propria maggioranza. Di fatto, le maggiori frizioni provengono dal Partito Democratico, ormai da mesi critico ed arroccato su posizioni di netta chiusura nei confronti dell'amministrazione, soprattutto all'indomani della estromissione, avvenuta a fine 2012, di due assessori in quota PD, sostituiti da Luciani con persone non di diretta espressione del partito di centrosinistra.
Ad ogni buon conto, salvo evidenziare alcuni emendamenti al programma di Luciani, il PD, vuoi per senso di responsabilità, vuoi per l'imminenza delle consultazioni regionali, non ha certo staccato la spina ma, al contrario, ha ingoiato l'ennesimo boccone amaro.
Atteggiamenti critici sono stati segnalati tra i membri dell'opposizione, i quali, tuttavia, sono apparsi piuttosto allettati dall'idea di bersagliare il Partito Democratico per le sue fratture interne e contraddizioni. Certo è che quella che è stata presentata come una verifica su punti programmatici, di per sè anomala in questo stadio del mandato, è apparsa piuttosto come manovra per mettere a tacere i vari malpancisti, che all'interno della maggioranza rivendicano maggiore rappresentatività nei posti che contano.
Redazione Independent