“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Crisi a Chieti? No, chiarimento!
Di Paolo risponde alle stampa che lo vede fuori dalla Giunta: «Nessun problema». Ma Di Primio lo gela su Fb
AMICI O NEMICI? - Il Vice Sindaco di Chieti, Bruno Di Paolo, ha risposto per le rime con una nota alle notizie che lo vedevano ormai fuori dalla Giunta amministrata da Umberto Di Primio. «In riferimento alle notizie diffuse circa una mia probabile rimozione da Delegato del Sindaco di Chieti, non mi risulta che a tutt’oggi ci siano atti ufficiali che riguardano il mio ruolo istituzionale all’interno del Comune di Chieti», queste le parole del fedele braccio destro - si può dire ancora così? - del Sindaco di Chieti. Dunque, tutto ok? Affatto. Infatti, che qualcosa tra i due non andasse era piuttosto evidente. Più di una volta, infatti, il Sindaco DI Primio si era lamentato dei tanti mal di pancia in seno alla maggioranza: sulle questioni della cosa pubblica e della gestione della macchina amministrativa. L'ultima esternazione di Di Paolo sui dirigenti, poi, non è piaciuta per nulla al Sindaco di Chieti, che non ha gradito l'accusa - sostanzialmente - di «remare contro la Giunta». Di lì il duro confronto di ieri ma che è servito a far capire chi comanda nel capoluogo teatino.
LA GIORNATA DEL VICESINDACO - Nella giornata di ieri si sono rincorse molte voci sull’esito dell’incontro avvenuto tra il Di Paolo ed il Sindaco Di Primio. Era sulla bocca di tutti, addetti ai lavori e giornalisti, che lo scontro tra i due stava volgendo all'epilogo. Due gli scenari possibili interpretati dall'ambiente vicino al Sindaco: o Bruno Di Paolo faceva un passo indietro oppure gli sarebbero state revocate le deleghe. «L’incontro con il Sindaco - ha spiegato il diretto interessato - è servito solo a chiarire il senso vero delle mie esternazioni su Dirigenti e Dipendenti Comunali che hanno avuto risonanza negli ultimi giorni sugli organi di stampa. Ribadisco - ha spiegato - che i Dipendenti non sono tutti uguali e soprattutto tutti meritevoli di pari elogi perché se è vero che ce ne sono moltissimi che meritano lo stipendio, al contempo ve ne sono tanti altri che restano testardamente ancorati nella retrograda mentalità che essendo impiegati pubblici e, quindi, non licenziabili possono fare il proprio comodo». Nei giorni scorsi, infatti, la Rsu del Comune di Chieti aveva espresso un forte risentimento per le dichiarazioni di Di Paolo, avendo intravisato una lesione dei diritti dei lavoratori. nello specifico non era piaciuto il distinguo tra i cosiddetti "buoni" e "cattivi" dirigenti.
DI PAOLO SUL SINDACO - La nota di Bruno Di Paolo si conclude con un messagio di pace al sindaco Umberto Di Primio. «Come più volte ho avuto modo di sottolineare - ha concluso - i rapporti con Umberto Di Primio sono improntati al massimo rispetto e stima avendo entrambi a cuore le sorti di Chieti». Al di là dei comunicati ufficiali e delle sviolinate di circostanza qualcosa tra i due si è rotto ed ora spetterà all'abilità dei due tenere fede al mandato elettorale. Infatti il sindaco Di Primio sembra stia meditando un rimpasto nelle Giunta ed una redistribuzione delle deleghe di competenza.
Marco Beffe