“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Costi della politica. Cresce lo stipendio del sindaco di Pescara del 112%
Il primo cittadino Carlo Masci potrebbe passare dagli attuali 5.206 Euro lordi a 11.040 Euro lordi del 2024, ma è una legge votata dal Parlamento
A partire dal 1 gennaio 2022 è scattato l'aumento delle indennità ai sindaci e, a cascata, anche quello di tutti gli altri componenti dell'amministrazione comunale. La nuova indennità decisa con la Legge di Bilancio 2021 resta agganciata al numero degli abitanti residenti nel comune stesso così come era previsto nella precedente normativa. Per fare un esempio il compenso del sindaco di Pescara Carlo Masci potrebbe passare dagli attuali 5.206 Euro lordi a 11.040 Euro lordi del 2024 con un incremento del 112,1%. L'indennità di un sindaco di un comune con numero abitanti compreso tra 10.001 e 30.000, come quello di Spoltore, passa invece dagli attuali 2.789 Euro lordi a 4.140 Euro lordi del 2024. Il sindaco di una città come quella di Montesilvano dovrebbe avere un aumento del 67% passando dagli attuali 3.718 Euro lordi a 6.212 Euro lordi del 2024. Poichè però il sindaco di Montesilvano, in questo caso Ottavio De Martinis è anche presidente di provincia, avrà (se decisa dall’assemblea) un'indennità commisurata a quella del primo cittadino di Pescara. Incrementi sono previsti anche per gli assessori che hanno uno ‘stipendio’ pari al 60% rispetto a quello del primo cittadino. Anche i sindaci dei comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti avranno un aumento del 33,1% passando dagli attuali 1.659 Euro a 2.208 Euro del 2024, ma il problema della frammentazione di questi piccoli comuni resta irrisolto anche con l'aumento del compenso. Se consideriamo la provincia di Pescara con ben 15 comuni al di sotto di 1.000 abitanti e con il record di Corvara con soli 218 abitanti, anche con l'aumento del compenso i sindaci ben difficilmente saranno in grado di migliorare la qualità ed il numero dei servizi offerti ai pochi cittadini residenti per lo più anziani, se non interverranno altre misure dirette a frenare lo spopolamento di questi piccoli centri quasi tutti montani.