“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Costantini, l'allupato del voto
Dopo i successi di Montesilvano e Spoltore l'Idv vuole il ritorno alle urne (regionali). Assist di Chiodi da Vasto
COSTANTINI A CHIODI: «QUANDO TI DIMETTI?»- Che eravamo entrati in clima elettorale s'era capito da tempo. Troppe uscite tattica, da tutte le parti (destra, sinistra, ibridi, trasformisti e centro), perchè noi addetti ai lavori non ce ne accorgessimo. Ma fino a questo punto non ce l'aspettavamo nemmeno noi di Abruzzo Independent. A cosa facciamo riferimento? Naturalmente a lui, al campione della comunicazione elettorale, Mister "Grande Pescara" Carlo Costantini. In un comunicato inviato, poco fa, alla stampa dopo le solite scudisciate al nemico di sempre (Gianni Chiodi) arriva a dire, e senza giri di parole, quando si tornerà a votare. L'occasione gliel'ha fornita direttamente il "Governator" quando, stamatina, si è recato nell'ospedale di Vasto per inaugurare il progetto di rilancio (attrezzature e lavori di ristrutturazione) nel nosocomio istonico. «E' ovvio che Chiodi ha iniziato la campagna elettorale; ed è anche evidente che lo ha fatto nel modo più vecchio e squallido del mondo, con le inaugurazioni finte e quelle farsa . Ma fin qui nulla di male: almeno ha trovato qualcosa di cui occuparsi», queste le parole di Costantini sempre più simili ad un grido di battaglia. «Di male c'è solo che, se vuole iniziare la campagna elettorale, ha il dovere di dire subito agli abruzzesi quando si dimette e quando si vota, considerato che tra oggi e la scadenza naturale del suo mandato ci separano ancora oltre 500 giorni. E tutto gli abruzzesi - ha concluso Carlo C. - possono permettersi, ad esclusione di un Presidente che, dopo aver passato tre anni e mezzo a non fare nulla, decida di passare il restante anno e mezzo a farsi la campagna elettorale, a spese degli stessi abruzzesi».
Marco Mazoom