“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Costantini&co. all’attacco: “Dov’è la Giunta Masci?”
Il centrosinistra pescarese soffia sul fuoco per cercare di mettere in difficoltà il centrodestra impegnato nella lotta per le poltrone
Questa mattina, lunedì 15 luglio, alle ore 11:00, sit in dei consiglieri comunali di centrosinistra, di fronte al Comune, per” stigmatizzare i ritardi” del sindaco Masci nella formazione della Giunta comunale. Una situazione che, ormai è nota, poiché il responso elettorale dell’8 e 9 giugno ha prodotto risultati anche imprecisati e che stanno pesando non poco nella formazione dell’ultimo esecutivo della città di Pescara prima della fusione nella nuova città. Nello specifico i problemi per il primo cittadino sono tantissimi. Questione ‘quote rosa’ a parte c’è la grana della Lega rappresentata in comuna da Adelchi Sulpizio ed anche quella del consigliere forzista da oltre mille preferenze Massimiliano Pignoli, che sarà davvero difficile tenere fuori dalla Giunta. Problemi, tanti, arrivano da Fratelli d’Italia che non indietreggia di un millimetro sulle quattro posizioni (leggi poltrone) richieste. Idem com patate per quanto riguarda il secondo partito della coalizione di centrodestra: Forza Italia. Lorenzo Sospiri non intende sprecare i sacrifici ottenuti dai suoi in questa tornata elettorale per cui si è speso con tutte le forze nonostante la delusione di alcuni candidati (Alessio Di Pasquale e Fabrizio Rapposelli) che non sono entrati in consiglio ma che sono tanto vicini al Presidente del Consiglio regionale. Problemi anche con Pescara Futura che ha eletto l’ex sindaco ed ex assessore Luigi Albore Mascia che ora rischia di restare fuori per fare posto, e qui torniamo all’inizio, ad una delle consigliere elette ovvero Patrizia Martelli, Valeria Toppetti o Zaira Zamparelli. Insomma un gran caos ‘poltrone’ del quale il centrosinistra rappresentato da Carlo Costantini intende approfittare, ma senza troppa convinzione. Perché si sa’, che la politica è l’arte del compromesso, dell’accordo scontato, della poltrona facile per accontentare chi è scontento quando è possibile evitare di tirare troppo la corda, ed è esattamente questo il caso.