“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Costantini "Asso-Piglia-Tutto"
Dopo la conquista di Montesilvano l'Idv vuole il porto di Pescara: «Siamo pronti ad assumerci questo fardello»
COSTANTINI "ASSO PIGLIA TUTTO" - Ci dicono che siamo dell'Idv ma non è così: basta leggere quello che pensiamo sulle elezioni spoltoresi. Ma una cosa va detta. In questa fase politica il partito di Antonio Di Pietro sta andando fortissimo (in Abruzzo) ed il suo "cavallo di razza", Carlo Costantini - che è un ex della Margherita -, sta galoppando come un dannato verso la prateria delle prossime elezioni regionali (o forse, ancora meglio, sta pensando alla candidatura come prossimo sindaco della città di Pescara?). Sentite cosa ha dichiarato il "paladino della legalità" abruzzese sulla terribile vicenda del Porto di Pescara, paurosamente abbandonato a sè stesso dalla politica nazionale e dalla classe dirigente locale. «Domani - ha annunciato Costantini - scriverò a Monti, Chiodi e Arbore Mascia offrendomi, ovviamente a titolo completamente gratuito, per il ruolo di Commissario per il Porto di Pescara. Chiederò un periodo di 6 mesi di tempo, rinnovabile al massimo per una sola volta ed un vice commissario che collabori con me in rappresentanza dell'altra parte politica (Testa, Sospiri o chi decideranno loro). I poteri - ha aggiunto l'esponente dell'Idv - che occorrono li valuteremo insieme, in poche ore, se la proposta sarà valutata positivamente. Ed i soldi li faremo tirare fuori a chi è obbligato a farlo (e finge di non capirlo)». Giusto, anzi: non fa una piega.
«ME NE ASSUMO IO LA RESPONSABILITA'» - Per Carlo Costantini «ora è il momento, anche per me, dell'assunzione delle responsabilità». Insieme a Lorenzo Sospiri, e ad altri Consiglieri Regionali, l'Idv ha presentato un disegno di legge per assicurare un minimo di sollievo anche ai commercianti al dettaglio di prodotti ittici freschi della marineria pescarese, con esclusione della grande distribuzione. Ma il passato non va dienticato e neppure quello che è stato. «La tragedia del porto - ha ricordato Costantini - sta letteralmente massacrando l'economia pescarese. Con danni che vanno ben oltre le emergenze della marineria, costretta a pagare le conseguenze di decenni di inerzie, errori, omissioni e sprechi. Ma delle responsabilità - ha concluso -, degli affidamenti senza gara con procedure di urgenza che si sono perpetuate per decenni, del fiume di denaro che ci avrebbe consentito di acquistare dozzine di draghe, invece che noleggiarle di continuo a peso d'oro e di tanto altro ancora avremo modo di parlarne». Ma ce lo auguriamo anche noi (di Abruzzo Independent) che viviamo a Pescara e non ne possiamo più di vedere quella situazione "barbara". Dunque: abbasso le bandiere e viva i "fatti".
Marco Le Boeuf