“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Cordoma verso la conferma?
Le divisioni nel centrodestra: con chi sta l'Udc? Intanto il sindaco di Montesilvano tenta l'approvazione del Prg
MONTESILVANO AL VOTO - Una situazione molto particolare quella che sta vivendo il centrodestra montesilvanese all'indomani delle elezioni primarie del centrosinistra. Il sindaco Pasquale Cordoma, nonostante le inchieste giudiziarie, si vuole candidare per confermare quanto di buono fatto dalla sua amministrazione. "No alle primarie. Sono io lo sfidante di Attilio Di Mattia", ha dichiarato alla riunione del tavolo provinciale del Pdl. Ma nella coalizione, che ancora lo sostiene in Giunta, c'è qualcuno che storce il naso e pensa ad un'alternativa per le prossime elezioni. Acque agitate, dunque, in casa Pdl, ma anche il cosiddetto "Terzo Polo" fatica a scegliere una strategia. Un interrogativo su tutti: perchè allora l'Udc non staccano la spina a Cordoma? C'è forse un accordo per approvare in extremis il piano regolatore generale comunale (Prg), che vincolerà la città di Montesilvano per i prossimi 10 anni?
LE "CORRENTI" NEL PDL - In casa Pdl - dicevamo - c'è maretta. Il partito di Angelino Alfano, delfino di Silvio Berlusconi, è divisio tra la corrente di Fabrizio Di Stefano e quella di Lorenzo Sospiri, che vorrebbe però la riconferma del sindaco uscente. Fu lui l'artefice della vittoria elettorale del centrodestra, ormai cinque anni fa, nella quinta città più popolosa d'Abruzzo. Cordoma schiacciò lo sfidante del Pd Finocchio e ottenne un consenso ampio che - nonostante qualche rimpasto - gli ha consentito di governare Montesilvano e nemmeno troppo male. Gioca a favore di questa ipotesi anche la considerazione che i due sono legati, a doppio filo, da vicende giudiziarie: quindi è impensabile - a meno di colpi di scena - che un leader come Sospiri scarichi un amico in difficoltà. L'altra anima del Pdl, Fabrizio Di Stefano, invece - stando a fonti bene informate - vorrebbe voltare pagina e puntare, deciso, sull'ex assessore Carlo Tereo De Landeset. C'è poi l'area moderata e cattolica, rappresentata dal presidente del Consiglio Vittorio Catone, nipote dell'onorevole e già sottosegretario dell'ultimo Governo Berlusconi. Quali siano le intezioni di Giampiero Catone, maestro e stratega dell'ars politica, al momento non possiamo dirlo. Tuttavia, ipotizziamo la considerazione che possa bocciare la riconferma dell'attuale sindaco, Pasquale Cordoma, prprio in virtù dei rapporti con Fabrizio Di Stefano.
CHE COSA FARA' IL TERZO POLO? - Dovrebbe ricoprire un ruolo fondamentale, come ago della bilancia, nelle prossime elezioni di primavera al Comune di Montesilvano il costituendo Terzo Polo, composto da Udc, Fli, Api, Mpa e liste Civiche. Nonostante gli appelli lanciati sulla stampa non si intravede, a momento, una strategia comune per la scelta del candidato sindaco ed, ovviamente, anche quella per trovare l'unità. Oscaro Biferi, segretario cittadino di Fli, chiede chiarezza, ma per ora nessuna risposta è arrivata dal commissario provinciale dell'Udc, Antonello De Vico. Si tratta della solita tattica di natura democristiana? Può darsi, intanto crescono le quotazioni dell'ex assessore comunale Vittorio Gervasi, sostenuto dal genero costruttore Raffaele Di Giovanni, un nome pesante della Montesilvano che conta. Anche l'Api ha possibilità di far parte del Terzo Polo, perchè rappresentato da Frabrizio Trecca.
Marco Beef