“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Coppia malandrina arrestata all’alba dopo una ‘spaccata’ con fuga da Montesilvano
Nei guai un uomo ed una donna di Pescara fermati lungo la via Vestina al termine di un inseguimento con le forze dell’ordine
Oggi, all’alba, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri hanno arrestato due persone ritenute responsabili di una ‘spaccata’ compiuta in danno di un bar di Montesilvano.
Nello specifico, verso le ore 04.50, le pattuglie della Squadra Volante della Questura, a seguito di segnalazione al 113, attivavano immediate ricerche di un’autovettura Lancia Y appena rubata nella zona sud di Pescara. Dopo una decina di minuti, il 112 aveva notizia di un furto con “spaccata” commesso a Montesilvano in danno del bar dell’area di servizio “IP” di via Vestina.
Immediatamente, ipotizzando le possibili vie di fuga e al fine di intercettare gli autori, una pattuglia della Squadra Volante si portava all’uscita dell’asse attrezzato di Pescara Colli e, dopo qualche minuto, individuava l’autovettura Y10 proveniente da via Prati, con due persone a bordo e il cui conducente, alla vista della Polizia, imboccava la variante in direzione Montesilvano nel tentativo di darsi alla fuga.
Ne nasceva un inseguimento e nonostante le ripetute intimazioni ad arrestare la marcia, il conducente della Y10, incurante, manteneva un’andatura di circa 120/130 Km/h prendendo alcuni tratti contromano in corrispondenza delle zone dove sono in corso i lavori, nel tentativo di sfuggire al controllo e di fare desistere gli operatori dall’inseguimento. Subito l’equipaggio della Squadra Volante richiedeva ausilio agli altri equipaggi in circuito.
L’autoradio della Compagnia Carabinieri di Montesilvano si posizionava all’uscita dell’Asse Attrezzato in prossimità del cimitero di Montesilvano con l’intento di arrestare la marcia dei fuggitivi.
Di fatti, il conducente della Lancia Y 10 imboccava la suddetta uscita e, pertanto, l’inseguimento continuava su via Vestina, dapprima in direzione Nord e successivamente in direzione Sud, con i due equipaggi delle forze di polizia coinvolti e con repentine e pericolose manovre poste in essere dal conducente sempre nel tentativo di riuscire nella fuga.
Nel frattempo, le continue comunicazioni radio degli spostamenti e della direzione di marcia dei fuggiaschi permetteva ad un’altra Volante della Polizia di Stato di posizionarsi in via Vestina in modo da ostacolare il passaggio della Lancia Y 10; tuttavia il conducente tentava comunque di forzare il blocco urtando il mezzo di servizio e cercando ancora di proseguire la fuga.
L’equipaggio del Radiomobile e della Squadra Volante che lo stavano già inseguendo riuscivano ad arrestare la marcia della Lancia Y, ponendosi uno davanti e l’altro dietro in modo da chiuderla definitivamente.
A questo punto i due occupanti, un uomo ed una donna, venivano identificati per I.D., di anni 39 e O.C, di anni 31, entrambi nati a Pescara e ivi domiciliati, con precedenti di polizia.
In questo frangente la donna cercava di divincolarsi opponendosi agli operatori dell’Arma e della Polizia, ma veniva subito bloccata.
A seguito di perquisizione personale estesa anche all’autovettura, venivano rinvenuti diversi pacchetti di sigarette e gratta e vinci rubati poco prima nel bar, oltre ad una chiave adulterina utilizzata per aprire lo sportello e mettere in moto l’autovettura Lancia Y.
Dalle immagini tratte dal sistema di videosorveglianza dell’esercizio pubblico, si vede chiaramente che la macchina rubata è stata usata come ‘ariete’ per sfondare la vetrina ed introdursi nel locale.
I due sono stati arrestati perché colti nella flagranza dei reati di furto aggravato della Y 10 e della spaccata al bar nonché resistenza a P.U. per la condotta fuggitiva posta in essere mettendo in pericolo l’incolumità degli operatori e degli altri eventuali utenti della strada al fine di sottrarsi alla loro identificazione.