“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Confesercenti vota "No": Non vogliamo più Silvio Di Lorenzo
Giammarino e Legnini favorevoli al progetto di fusione dell'Ente camerale con Pescara ma non alla proroga degli attuali organi
CONFESERCENTI VOTA NO: "NON VOGLIAMO DI LORENZO". «La Confesercenti è sempre stata favorevole alla costruzione di una grande Camera di commercio dell’area Chieti Pescara, e non c’è alcuna divisione fra chi vuole la fusione e chi difende il campanile. La verità è che il voto di ieri è solo l’avvio della discussione, e avrà un solo effetto reale: la proroga degli attuali organi di governo della Camera, con in testa il presidente Silvio Di Lorenzo, che resterebbe al vertice dell’ente per altri 18 mesi». Lo affermano il direttore regionale di Confesercenti Enzo Giammarino ed il direttore provinciale di Chieti Lido Legnini a margine del voto ch ha detto sì alla fusione con l'Ente camerale di Pescara.
«La norma infatti consente di prorogare gli organi in carica nel caso la Camera deliberi la fusione, ed è proprio quello che è avvenuto ieri con il voto in giunta: abbiamo detto “no” ad un atto di forza e di autodifesa dell’attuale presidenza della Camera, che per vicende personali è in evidente difficoltà nel gestire questa fase ed è spaventata dal rinnovo degli organi, in quanto, a differenza del passato, oggi le organizzazioni delle piccole imprese sono in grado di esprimere più forza e autonomia. La nostra linea è chiara: siano i nuovi organi, quelli che dovranno insediarsi legittimamente a gennaio 2015, a deliberare e guidare la fusione. Ribadiremo – annunciano Giammarino e Legnini – la nostra posizione anche nel Consiglio camerale che dovrà essere convocato a breve e che, siamo certi, respingerà il tentativo di autoconservazione dell’attuale governance. La fusione che vogliamo non può essere fatta contro interi settori economici, men che meno contro le piccole e medie imprese».
Redazione Independent