Confermata la condanna a 3 anni e 11 mesi per l'ex presidente Del Turco

Cala il sipario su una delle vicende piu' inquientanti della storia dell'Abruzzo. Angelini: "Pagate tangenti per 850mila euro"

Confermata la condanna a 3 anni e 11 mesi per l'ex presidente Del Turco

CONDANNATO DEFINITIVAMENTE DEL TURCO NELLA SANITOPOLI D'ABRUZZO. Cala il sipario su una delle vicende piu' inquietanti della storia della nostra regione Abruzzo ovvero la cosiddetta 'Sanitopoli abruzzese'. La Corte di Cassazione ha infatti deciso di confermare la condanna a 3 anni e 11 mesi di reclusione per l'ex governatore dell'Abruzzo Ottaviano Del Turco rigettando il ricorso presentato dal legale del noto politico abruzzese. In primo grado Del Turco era stato condannato a 9 anni e 6 mesi per associazione a delinquere e altri reati, in appello la pena era scesa a 4 anni e 2 mesi e per una precedente decisione della Suprema Corte era stata esclusa l'associazione e nell'appello bis, svoltosi davanti alla Corte d'appello di Perugia nel 2017, la pena era stata ricalcolata in 3 anni e 11 mesi.

ANGELINI: "PAGATE TANGENTI PER 850MILA EURO". Ad accusare l'ex Ministro originario di Collelongo di essersi fatto dare 850 mila euro, era stato l'imprenditore Vincenzo Angelini titolare della clinica privata Villa Pini a Chieti. Con Del Turco è stato condannato in via definitiva a 3 anni e 9 mesi l'ex consigliere regionale del Partito Democratico, Camillo Cesarone. In sostanza dell'iniziale insieme di accuse sono state confermate quelle di induzione indebita a dare o promettere utilità (art 319 Cp) per fatti avvenuti tra il 2006 e il 2007. Del Turco era stato arrestato nel 2008 ed era rimasto in carcere per 28 giorni.

«Salvo che il fatto costituisca più grave reato (2) , il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio (3) che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, induce (4) taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità è punito con la reclusione da sei anni a dieci anni e sei mesi. (6)
Nei casi previsti dal primo comma, chi dà o promette denaro o altra utilità è punito con la reclusione fino a tre anni (5)».

 

Redazione Independent