“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Confcommercio Chieti chiede lo "stato di calamità" per il progetto Megalò2
La presidente Marisa Tiberio ha scritto al presidente D'Alfonso: "Questa ennesima struttura ci condanna a morte"
L'URLO DI CONFCOMMERCIO: "MEGALO' 2 CI CONDANNA A MORTE". Il presidente della Confommercio Chieti Marisa Tiberio ha scritto al presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso per chiedere un incontro urgentissimo ed il riconoscimento dello stato di 'calamità commerciale' per la città e la sua provincia "martoriata - afferma - dal proliferare della grande distribuzione". Nel mirino della Tiberio il raddoppio del centro commerciale Megalò, che da tempo è diventato il cuore commerciale di Chieti e di tutto l'hinterland teatino. ''Il progetto denominato Megalò 2 è ormai realtà - dice Tiberio - dal momento che sono partiti i lavori di messa in sicurezza dell'alveo del fiume Pescara su cui insisterà questa ennesima mega struttura commerciale. Il Comune, normative alla mano, può davvero poco ed è arrivato il momento che la Regione scopra le carte e ci dica chiaramente di che morte dobbiamo morire noi commercianti".
I dati di Confcommercio indicano che nel quinquennio 2010/2014 su 41 nuovi punti vendita della grande distribuzione 29 strutture sono stati aperti nel Chietino.
Redazione Independent