“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Con un Pescara così...
Dopo la vittoria di Gubbio esterno tutto il sentimento che mi ispirano il biancazzurro e il nostro Zdenek
UN SENTIMENTO - Piangerò. Sento che piangerò. Lacrimerò abbondantemente, senza vergogna, e lo farò, lo giuro, sia in un senso che nell’altro. Ma tanto sono sicuro che del ‘primo’ senso si tratterà. C’è solo da stabilire quando. Me ne sbatto della cabala, me ne fotto della scaramanzia. Affronto a testa alta il mio destino con la consapevolezza di dover portare con me i fazzoletti. Avendo a che fare con il miglior Pescara della storia, al culmine del sentimento, io piangerò.
MAI PESCARA PIU' GRANDE - Da galeoniano storico e convinto non ho dubbi: quello di Zeman è il più grande Pescara di sempre. Non si tratta solamente di una questione di numeri, che sono dalla parte del tecnico venuto da Praga, ma anche e soprattutto per il gioco, la continuità, la quantità e la qualità di quest’ultimo. E poi c’è il sentimento, quello che riesce a sprigionare questo sport meraviglioso quando è portato avanti dalla coesione, dal gesto tecnico perfetto, dagli abbracci dopo i gol, dalla fusione di una città intera con i ragazzi che compongono la squadra. Ma anche dallo sguardo fiero di un tecnico che qui sta ricevendo grande amore e sta dando tutto se stesso. Penso che quella che stiamo vivendo in città sia un’esperienza eccezionale, condotta in un ambiente unico, quello di Pescara, da una persona superiore, Zeman, e un gruppo difficilmente ripetibile, quello dei nostri giocatori. Uno striscione nel settore ospiti del Barbetti di Gubbio diceva così: “Boemo, divorzio e poi ti sposo!” Beh, credo che una tale dichiarazione d’amore venga fuori solo se dall’altra parte hai visto un sentimento. E quel sentimento, lo stesso Zeman lo porta avanti professando il suo credo calcistico e, al contempo, la sua moralità che stanno facendo crescere tutto l’ambiente pescarese, particolarmente ricettivo in questa stagione costellata sì da tanti successi, ma anche da momenti durante i quali riflettere. La sigaretta fumata da Zdenek al termine della partita di Gubbio è significativa: dopo l’ennesima grandissima prestazione della sua squadra, forgiata dalla sua mentalità pura e vincente, dopo aver fatto godere come ricci i tifosi biancazzurri al seguito e quelli a casa, ecco la pausa della riflessione, il momento nel quale, chiuso nei suoi pensieri, il genio della panchina adriatica prende un momento per sé, magari per un pensiero speciale o semplicemente una boccata d’aria che definire ‘fresca’, se relazionato alla semplice sigaretta in questione, darebbe ulteriormente da pensare.
GIUSTO DUE NUMERI - 28 tiri in porta, 4 pali, 2 rigori negati e 2 gol spettacolari nel pomeriggio di Gubbio, e tutti frutto del Pescara. Quella di oggi è stata solo una partita di calcio, ma attraverso questa è possibile vedere molto di più. E allora non perdo tempo: mi avvio a piedi verso la Nave di Cascella…
Fernando Errichi