“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Comitato dei Sindaci: "No alla riorganizzazione clientelare della società ACA SPA"
Manifestazione organizzata dal primo cittadino di Chieti insieme ad altri 17 Comuni. L'assemblea per la nuova governance fissata il 7 ottobre
COMITATO DEI SINDACI: "NO ALLA RORGANIZZAZIONE CLIENTELARE DELL'ACA". IlSindaco di Chieti, Umberto Di Primio, venerdì 30 settembre 2016, alle ore 18.30, presso l’hotel “Villa Michelangelo” di Città Sant’Angelo, in strada Lungofino, parteciperà ad una manifestazione pubblica, di cui è promotore insieme al comitato dei sindaci di Atri, Arsita, Bisenti, Brittoli, Casalincontrada, Civitella Casanova, Catignano, Elice, Pianella, Moscufo, Collecorvino, Manoppello, Cappelle sul Tavo, Montefino, Rosciano, Scafa, Torrevecchia Teatina,per illustrare ai cittadini quello che sta avvenendo nell’ambito della riorganizzazione dell’Azienda Consortile Acquedottistica ACA e le gravi ripercussioni all’interno dei Comuni delle province di Chieti, Pescara e Teramo da essa serviti.
«Una iniziativa inedita nel panorama politico abruzzese, quella assunta dai sindaci – spiega ilSindaco Di Primio – che intende denunciare all'opinione pubblica il folle tentativo di mettere a rischio una complessa ed articolata procedura di risanamento della società Aca, avviata con la scelta dell’amministratore unico, a fronte dei 120 milioni di euro di debiti cumulati a causa di pregresse e scellerate gestioni politiche degli anni scorsi. La formula dell'amministratore unico, come del resto stabilito da una decisione unanime dell'assemblea, tre anni or sono e ormai definitivamente imposto anche dalla ultima normativa in tema di società pubbliche, il decreto Madia – evidenzia il Sindaco - è quella più indicata per gestire situazioni complesse e delicate come quelle in cui versa la società Aca Spa, alle prese con la procedura di concordato preventivo. Temiamo che dietro un immotivato ritorno al Cda si nasconda l’inaccettabile volontà di ricondurre l'Aca a logiche clientelari e spartitorie che l'hanno ridotta al collasso e che alla fine finiranno come al solito per scaricare sui cittadini inefficienze e corruttele».
Redazione Independent