Come risparmiare sul Fisco restando nella legalita'

Scopri alcune soluzioni legali, applicabili fin da subito, per pagare meno imposte. I consigli per chi ha una piccola attivita' imprenditoriale

Come risparmiare sul Fisco restando nella legalita'

COME RISPARMIARE SUL FISCO RESTANDO NELLA LEGALITA'. L'Italia è, senza ombra di dubbio, uno dei Paesi in cui la pressione fiscale ha raggiunto dei livelli elevatissimi anche se messa a confronto con gli altri Paesi membri dell'Unione Europea.

Viene spontaneo chiedersi... "come faccio per pagare meno tasse?", o ancor peggio "devo necessariamente evadere il Fisco per risparmiare qualche Euro?".

La risposta ovvia, ma non troppo, è che assolutamente non si deve per alcun motivo al mondo evadere il Fisco. L'evasione fiscale non è la soluzione e, col tempo, e grazie ai sistemi innovativi a disposizione della Polizia tributaria, si trasformerebbe entro poco tempo in un arma a doppio taglio perchè l'eventualità di essere ''beccati'' è, praticamente, quasi del 100%.

Come fare allora per pagare meno tasse?

Vediamo qui in breve alcune soluzioni legali e applicabili fin da subito per pagare meno imposte se hai una piccola attività imprenditoriale:

  • Scegliere la forma giuridica adeguata: partire col piede giusto è fondamentale e la selezione della forma societaria può portarti numerosi vantaggi fiscali o trasformarsi in una zavorra se sbagli all'inizio. Se la prospettiva è quella di avere utili superiori ai 60-70mila euro l'anno converrebbe optare per una società di capitali;

  • Scegliere il regime fiscale adeguato: anche questa è una opzione iniziale, e sarebbe conveniente sfruttare, quando possibile, i regimi più vantaggiosi come, ad esempio, il regime forfettario che di da la possibilità di pagare un'imposta sostitutiva con aliquota al 15% se il tuo volume d'affari è inferiore a 65mila euro. In alternativa puoi, o sarai costretto (dipende molto dalla forma giuridica scelta), a scegliere il regime ordinario, il regime semplificato, il regime di vantaggio, il regime di cassa, ecc.

  • Controllo costante dei numeri: controllare costantemente la situazione economica della tua impresa ti garantisce di sapere SEMPRE come comportarti quando sei indeciso se fare un investimento, sostenere alcune spese importanti, cercare nuovi lavori ma, soprattutto, ti consente di evitare errori clamorosi e non trovarti sgradevoli sorprese quando il tuo commercialista ti consegna gli f24;

  • Buona gestione delle risorse lavorative: molte aziende tendono a sottovalutare il problema delle risorse umane, si assume personale nei momenti di picchi lavorativi e ci si crea una base di personale per i lavori generici: segreteria, pulizia, trasporti, magazzino, ecc. Non questa è la soluzione migliore, infatti, delegare ad aziende esterne le lavorazioni meno importanti, come la pulizia dei locali, ad esempio, ti consentirebbe un notevole risparmio di contributi previdenziali e di creerebbe a bilancio un costo per un servizio integralmente deducibile ai fini IRAP, a differenza del costo del personale che non sempre lo è;

  • Sfruttare i costi da detrarre e dedurre: è necessario conoscere alla perfezione di quali spese personali e aziendali possono essere scaricate (come si dice in gergo). In realtà lo Stato ci offre la possibilità di poter abbattere il nostro reddito imponibile a fronti di costi deducibili che potranno essere sottratti al reddito lordo. Allo stesso modo esistono altre spese che possono essere, direttamente, detratte dal totale delle imposte a debito. E' fondamentale conoscere le opportunità disponibili ed essere informati sui metodi di fruizione. Non fatevi fare lavori in nero per poi lamentarvi che non avete nulla da portare in detrazione e/o deduzione;

  • Pagamento delle retribuzioni in natura: è possibile pagare, in parte ovviamente, la retribuzione al personale sfruttando, ad esempio, i buoni benzina e i buoni pasto. Per le aziende, è possibile scaricare dall'IRAP e dall'IRES il 100% del costo sostenuto per l'acquisto dei buoni carburante fino a 258,23 euro annuali. Per quanto riguarda il lavoratore subordinato, egli non dovrà dichiarare in nessun modo il fatto di aver percepito il buono, o i buoni carburante, in quanto esente da IRPEF.

  • Utilizzo dei buoni pasto: altro sistema di pagamento in natura di parte delle retribuzioni è lo sfruttamento dei cosiddetti ''ticket restaurant''. Laddove si è obbligati a concedere l'indennità di mensa o, anche quando non si hanno di queste incombenze, è possibile concedere ai propri dipendenti un buono pasto per un massimo di 5,29 euro al giorno interamente deducibili e spendibili, senza costi, dal lavoratore. La soglia si alza a 7 euro per i buoni pasto elettronici. Sul buono pasto si paga il 4% di IVA e non sono presenti altre imposte né per l'azienda, né per il lavoratori. Il risparmio, in termini di contributi previdenziali, è palese e per il lavoratore, nulla cambierà;

  • Sfruttare gli ammortamenti e le varie agevolazioni: da qualche anno lo Stato Italiano, per favorire gli investimenti, ha introdotto il super ammortamento e l'iper ammortamento due misure che danno la possibilità, per alcune tipologie di investimento in cespiti, di maggiorare del 30%, ai fini delle imposte sui redditi, il costo di acquisizione dei beni materiali strumentali nuovi, in riferimento alle quote di ammortamento (super ammortamento). Addirittura fino al 170%, per alcune specifiche tipologie di beni, sfruttando l'iper ammortamento;

  • Effettuare investimenti in leasing: quando si decide di fare un grosso investimento, è consigliabile sfruttare il leasing che, rispetto ad un acquisto ordinario consente un pagamento rateale e da la possibilità di usufruire di un ammortamento dei canoni in tempi decisamente più brevi rispetto all'ammortamento ordinario (quasi metà tempo);

  • Scegliere un buon commercialista: la scelta del consulente fiscale può fare la differenza in parecchi aspetti della gestione, non solo quella fiscale. E' importante non scegliere a scatola chiusa il commercialista optando per quello consigliato dall'amico mercataro o dal cugino meccanico. Il commercialista andrebbe scelto per le sue competenze, perché in grado di prevedere e prevenire le batoste di F24. Un buon commercialista deve essere un alleato, un punto di riferimento che ti indichi la strada migliore da percorrere e che pianifichi fiscalmente l'azienda, non un semplice contafagioli che ti comunica solo quanto devi pagare a fine anno.

  • Operare nella legalità: l'ho scritto nell'introduzione, non farti venire in mente di scegliere l'evasione fiscale come soluzione per pagare meno tasse. L'evasione è come la droga, se nell'immediato può darti un po' di sollievo, col tempo può diventare devastante. La probabilità di essere beccati con tutte le misure restrittive messe in atto dallo Stato in questi ultimi anni come: gli studi di settore, il redditometro, lo spesometro, il risparmiometro, il controllo sui conti correnti, la fatturazione elettronica, i corrispettivi elettronici (di prossima uscita), i limiti all'utilizzo del contante e chi più ne ha più ne metta, hanno reso impossibile la vita per gli evasori. Non si può sfuggire ed essere beccati con le mani nella marmellata può voler dire rimetterci un sacco di soldi tra sanzioni e interessi e, addirittura, condanne penali per importi particolarmente rilevanti.

Per concludere, per ridurre il proprio carico fiscale non devi provare a fregare il Fisco con  mezzi illeciti ma sfruttare tutto quello che mette a disposizione dei contribuenti per consentire loro di pagare il giusto carico fiscale.

Dovrai essere in grado di gestire la tua impresa al meglio, controllando i numeri e cercando da questi di capire quali siano le migliori decisioni da prendere, e conoscere, in tempo reale, quale sia l'andamento e la reale situazione della tua impresa per poter correggere la rotta ogni volta che questo si renda necessario.

Dovrai circondarti delle persone giuste che ti spianino la strada verso un Fisco più leggero. Non scegliere il commercialista ragioniere ma consulente ed alleato!

Leggere, documentarsi, cercare le fonti giuste che ti diano le informazioni per sapere come porti nei confronti del Fisco e della gestione della tua impresa è un altro punto fondamentale per raggiungere l'obiettivo. Un libro, una guida, un corso, una chiacchierata con un consulente, spesso, servono più che mille parole fatte col commercialista contabile che a fine anno ti consegna le mazzate di F24 da pagare...

Non esistono segreti per pagare meno tasse ma solo onestà, competenza, studio e tanto lavoro!

 

 

Omar Cecchelani, Pagaremenotasse