“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Coltellate tra vicini in via Rigopiano. Quattro persone accusate di duplice tentato omicidio
Due uomini di 32 e 22 anni sono stati ricoverati in prognosi riservata nei reparti di chirurgia toracica e chirurgia per le ferite ricevute al torace durante la lite
PESCARA E' UNA CITTA' VIOLENTA. Continuiamo a scriverlo da tempo perchè gli episodi di cronaca confermano questo trend da realtà urbana pericolosa. L'ultimo episodio. lo scorso giovedì pomeriggio, quando, per motivi sembra futili, si parla di musica ad alto volume, è scattata una rissa tra vicini di casa, per altro parenti, degenerata nella follia. Dalle parole si è passati ai fatti, finchè non sono stati impugnati i coltelli e due persone, zio e nipote di 32 e 22 anni, sono finiti in ospedale in prognosi riservata nei reparti di chirurgia toracica e chirurgia per le coltellate ricevute al torace. Teatro del 'fattaccio' gli androni ed il cortile delle case popolari di via Rigopiano.
Dopo una notte di accertamenti e interrogatori, la polizia ha arrestato le tre persone da subito sospettate: Muhamet Naziri di 43 anni, serbo, e i suoi due figli Tyson di 27 anni e un minore di 16enne. Coinvolto anche un altro figlio, il quale fra l'altro era in affidamento ai servizi sociali per alcuni precedenti, di cui si sono perse al momento le tracce. Il padre e il figlio Tyson sono stati rinchiusi in carcere su disposizione del pm Rosangela Di Stefano, mentre il minorenne si trova nell'istituto penale minorile dell'Aquila.
Devono rispondere tutti e quattro di duplice tentato omicidio.
Redazione Independent