“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Co.Mark, Abruzzo: l’industria farmaceutica traina l’export
Continuano a crescere le vendite all’estero dei prodotti abruzzesi: nel primo trimestre dell’anno sono aumentate dello 8,7%
Continuano a crescere le vendite all’estero dei prodotti abruzzesi, che nel primo trimestre dell’anno sono aumentate del 8,7%, trainate dalle ottime performance dell’industria farmaceutica (+62,1%), alimentare (+25,7%) e del comparto degli articoli in gomma e plastica (+22,5%). È quanto emerge dall’ultima recensione realizzata da CNA Abruzzo, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa.
Secondo ai commenti degli esperti a imprimere una spinta alle vendite all’estero dei prodotti regionali sono stati i risultati raggiunti dalla maggior parte dei settori industriali: escludendo infatti i mezzi di trasporto, l’export abruzzese è cresciuto del 20,8%, in misura doppia rispetto alla media nazionale, pari al 10,4%. I dati riportati nella recensione fanno emergere inoltre le buone performance ottenute dalle vendite all’estero dei prodotti del comparto tessile-abbigliamento, cresciute del 17,8%.
I commenti riportati nella recensione sembrano inoltre confermare le opinioni degli esperti di export sull’importanza dell’industria farmaceutica per lo sviluppo delle esportazioni nazionali nei principali mercati esteri. A riguardo, Co.Mark- Tinexta Group, l'azienda di consulenza per lo sviluppo del business internazionale, evidenzia il ruolo strategico svolto dal comparto farmaceutico italiano: le esportazioni del settore collocano l’Italia al primo posto nella produzione di prodotti farmaceutici, pari ad un valore di oltre 31 miliardi di euro. Il primato italiano, ribadisce Co.Mark nei suoi commenti, è influenzato infatti dal boom delle esportazioni, che a livello nazionale sfiorano i 25 miliardi di euro. Le opinioni degli esperti fanno emergere inoltre i mercati internazionali in cui esportare i prodotti del settore: l’Unione Europea rappresenta la principale destinazione di riferimento, con una percentuale di export pari al 57%, seguita dagli Stati Uniti, che raggiunge la quota del 18% dell’export farmaceutico nazionale.
La recensione fa emergere il valore totale dell’export abruzzese, che nel primo trimestre dell’anno è salito a 2440 milioni di euro, registrando un incremento di 196 milioni rispetto all’anno precedente. Stando alle opinioni degli analisti le esportazioni della provincia dell’Aquila crescono del 30,1%, grazie soprattutto alle buone performance registrate dal comparto farmaceutico, seguite da quelle della provincia di Teramo, che ottengono un +22,9%.
I commenti degli analisti offrono una fotografia dello stato di salute delle aziende regionali, cha sono riuscite a superare le difficoltà derivanti dall’attuale scenario geopolitico vincendo la concorrenza nei più importanti mercati stranieri. È opinione diffusa tra gli esperti che nella prossima programmazione economica regionale sia necessario prevedere fondi che permettano di finanziare le varie filiere produttive votate all'export. Stando ai commenti della Federazione la previsione di incentivi destinati a incentivare l’internazionalizzazione delle imprese potrebbe aumentare in modo significativo la quota delle esportazioni pro capite e aiutare le pmi locali ad affrontare i mercati stranieri.
La recensione sembra infine confermare le opinioni di Comark sul ruolo strategico svolto dai contributi per l’internazionalizzazione delle imprese: permettono alle pmi di migliorare la propria competitività nei principali mercati esteri anche mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali. Gli analisti prevedono buone prospettive di crescita anche per il futuro, in cui si potranno confermare le ultime performance raggiunte dai settori industriali trainanti anche grazie ai fondi regionali destinati all’internazionalizzazione delle pmi.