“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Claudio Ferrante, un ‘vero’ leader in cui credere
L’attivista dei diritti umani, ora impegnato nel mondo del sindacato, ha ottenuto risultati impensabili per chi è discriminato da una società ingiusta e da contrastare con tutte le forze
Viene da Montesilvano ma non è abruzzese, é ligure trapiantato da sempre dalle nostre parti il ‘nuovo’ carismatico leader dei diritti umani in cui credere: il suo nome è Claudio Ferrante, Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, Disability Manager, presidente dell’associazione Carrozzine Determinate. Il suo operato, i risultati ottenuti negli anni, parlano da soli: occupazioni per ottenere il pagamento di progetti di inclusione sociale riservati ai disabili; battaglie ferocissime per il diritto all’istruzione per tutti; creazione di spiagge accessibili vanto e meritorie di menzioni da parte del Ministero; lezioni empatiche e per la ricerca del vero senso della vita per bambini, adolescenti, adulti; creazione del primo ufficio pubblico abruzzese dedicato alla disabilità; dimissioni dallo stesso posto pubblico, dopo vent’anni, per continuare a combattere meglio e cercare di ottenere di più per chi a meno attraverso l’organizzazione sindacale della Cgil che l’ha ‘corteggiato’ come mai nessuno nella sua storia; centinaia e centinaia di battaglie contro le barriere architettoniche urbane e private; reperimento di fondi pubblici per la vota indipendente che mai nessuno era riuscito ad ottenere e ci fermiamo qui perché la lista sarebbe troppo lunga. Il Cav. Ferrante, questo ormai è chiaro anche ai suoi ‘pochi’ nemici, non contempla la resa come opzione possibile quando in gioco ci sono i diritti e le sofferenze di chi é affetto da malattia invalidante, che è la prima causa al mondo di povertà. Per tali indubitabili circostanze e ragioni, noi di Abruzzo Independent lo riteniamo indispensabile allo sviluppo della nostra democrazia a qualsiasi livello. Ecco perché forse chi dovrebbe decidere cosa è meglio per una società fondata sui principi costituzionali di giustizia, dignità, salute, sono persone coscienti e illuminate come l’uomo ‘eroe’ di cui sopra.