“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Cinque prof. condannati
Scandalo firme false a Scienze politiche di Teramo. L'Università: «Speriamo possano dimostrare l'innocenza»
SCANDALO FIRME FALSE ALL'UNIVERSITA'. CONDANNATI CINQUE PROFESSORI. E' di poco fa la notizia della sentenza sullo scandalo che ha travolto la facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Teramo. Secondo il tribunale di Teramo - giudice monocratico Roberto Veneziano - cinque docenti avrebbero firmato verbali d'esame agli studenti pur non essendo materialmente presenti agli esami e per questo condannati per falso ideologico. Decine gli esami di lingua inglese del 2008 che potrebbero essere annullati in virtù del verdetto del tribunale. Cresce l'apprensione degli studenti per l'eventuale provvedimento di autotutela del Rettorato. Si tratta dell'ennesimo duro colpo alla reputazione di un'Ateneo, quello teramano, che sta vivendo una profonda crisi economica a causa del calo delle immatricolazioni registrato negli ultimi anni.
I PROFESSORI CONDANNATI. Francesca Rosati, 42 anni dell'Aquila, docente associato, è stata condannata a 1 anno e 4 mesi: il giudice ha disposto la sospensione della pena. Piero Giorgi, 47 anni, di Roma, Giovanni Agresti, 38 anni, di Pescara, e Maria D'Angelo, 36 anni, di Giulianova - docenti a contratto e collaboratori dell'associato - sono stati condannati ad un anno. Il giudice ha assolto per non aver commesso il fatto Francesca Vaccarelli , 47 anni, di Roma. Decine di esami potrebbero essere annullati. I fatti contestati si riferiscono al 2008. E l'Università di Teramo subito interviene con una nota in relazione alle notizie sulla sentenza di condanna, in primo grado, di quattro docenti della Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Teramo, il Preside di Facoltà Enrico Del Colle e il Rettore Luciano D’Amico dichiarano
VERTICI DI ATENEO: «CI AGURIAMO CHE POSSANO DIMOSTRARE L'INNOCENZA». In relazione alle notizie sulla sentenza di condanna, in primo grado, di quattro docenti della Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Teramo, il Preside di Facoltà Enrico Del Colle e il Rettore Luciano D’Amico dichiarano «Nel pieno rispetto del lavoro della Magistratura e della sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Teramo, ci auguriamo che i docenti interessati possano, nei successivi gradi di giudizio, risultare estranei ai fatti contestati. Nel frattempo, nell’interesse primario dei trentasei studenti che hanno sostenuto la prova di esame nelle sessioni coinvolte nel procedimento giudiziario, l’Ateneo metterà in atto tutte le azioni necessarie alla loro massima tutela».